SAVORGNAN
. Famiglia friulana oriunda della Germania, dalla quale sarebbe venuta in Italia verso il 1200. Il primo membro della famiglia storicamente accertato è un Rodolfo Ciprioner che nel 1235 mutò il nome in Savorgnan dal castello omonimo che egli aveva acquistato insieme con quelli di Falgogna, Pinzano, Osoppo, Savigliano, Ariis, Buia. Alberto, figlio di Rodolfo, fu vicedomino di Udine e fu investito dei poteri della corte vecchia di Udine. La famiglia perciò fu detta per molto tempo "Da Udine". I suoi membri si distinsero specialmente come uomini d'arme e condottieri d'eserciti. Tra essi vanno ricordati Federico (sec. XIV) che vinse più volte gl'imperiali nel Cadore; conquistò ed annetté alle proprie terre il Friuli e il territorio di Cividale. Francesco, suo figlio, ebbe il titolo di marchese d'Istria perché alleato di Venezia, e nel 1362 da Carlo IV il titolo comitale. Il figlio di lui Federico III trattò come ambasciatore di Venezia la pace con l'Ungheria e poi con Genova (1381); morì assassinato nel 1389 per mandato di re Giovanni d'Ungheria. Iacopo fu valoroso capitano, combatté contro Carlo VIII al Taro e contro Luigi XII a Novara; combatté pure contro Pisa a favore della repubblica di Venezia; contribuì molto alla vittoria di San Regolo (1494); Girolamo (1466-1529), fu uomo d'armi e ingegnere di valore; quando il Cadore fu invaso dai Tedeschi nel 1508 egli li sconfisse più volte costringendoli alla fuga; nel 1513, dopo la sconfitta veneta di Vicenza, si rinchiuse nella fortezza di Osoppo, e tanto tenace fu la sua resistenza agl'imperiali che questi finirono col levare l'assedio; fu creato da Venezia conte di Belgrado; Mario il Vecchio, figlio del precedente, si distinse anch'egli per capacità militare e per tecnica fortificatoria; fu consigliere del duca di Urbino per le fortificazioni; combatté nel Belgio (1530) poi nella Francia, dove esistono tuttora a Lendrecy i resti dei suoi lavori alle mura (baluardi e terrapieni); scrisse il trattato Arte militare terrestre e marittima (Venezia 1599) e una Difesa del Friuli e della Milizia; Giulio (1516-1595) è la figura forse più notevole della famiglia; prestò la sua opera quasi tutta al servizio di Venezia, che nel 1567 lo creò sovrintendente generale dell'artiglieria e delle fortificazioni di tutto il territorio; prese parte nel 1539 alla difesa di Cattaro, fu governatore di Corfù che fortificò di opere nuove; nel periodo dal 1562 al 1566 fu a Candia e alla Canea costruttore sempre di opere militari; le principali di esse si trovano però ancor oggi a Cipro, dove la fortezza di Nicosia lo vide iniziare la famosa cinta con undici baluardi; a Venezia, a Corfù ed a Brescia si trovano altre tracce della sua opera; egli fu ideatore del sistema dei "mezzi rivestimenti" vale a dire di rivestire i bastioni e le cortine non oltre il livello corrispondente al ciglione dello spalto, in modo perciò che non fossero esposti alla vista del nemico; anche come artigliere fece studî sulla lunghezza dei pezzi e i suoi riflessi sul risultato balistico; Germanico (1554-1600), altro uomo di guerra e ingegnere militare, combatté in Germania dove diresse l'assedio di Bonn; in Ungheria lottò contro i Turchi e a Visegrad nel 1597 venne creato consigliere di guerra e sovrintendente generale delle fortificazioni; le sue opere principali furono compiute a Casale (dove costruì la famosa cittadella distrutta poi da Luigi XIV nel 1700) e a Praga.