Qutb, Sayyid
Ideologo riformista egiziano (Musha 1906-Il Cairo 1966). Membro dei Fratelli musulmani. Funzionario del ministero dell’Istruzione pubblica, fu inviato dal governo egiziano negli Stati Uniti (1948), dove il suo pensiero si radicalizzò in senso antimodernista e antioccidentale. Dopo un’iniziale adesione alla Rivoluzione dei Liberi ufficiali del 1952, Q. condivise la persecuzione dei Fratelli musulmani e fu imprigionato per molti anni. In carcere scrisse un monumentale commento al Corano e Ma’alim fi’l-tariq (Pietre miliari), la sua opera più influente, nella quale riformulava i concetti di e di jahiliyya, aprendo la strada alle formulazioni più estreme dell’islamismo radicale egiziano. Scarcerato nel 1964, Q. fu nuovamente arrestato nel 1965 con l’accusa di complottare ai danni di G.A. Nasser e giustiziato nel 1966.