SBARRAMENTO
. È l'insieme di tutti gli ostacoli e di tutte le opere, naturali o artificiali, attivi o passivi, che servono ad arrestare o per lo meno ad ostacolare l'avanzata del nemico. Hanno caratteristiche diverse lo sbarramento in terreno aperto e lo sbarramento in terreno montuoso.
Con gli sbarramenti in terreno aperto si vuole impedire all'avversario di avvalersi delle comunicazioni di principale importanza: ad esempio, delle ferrovie che si sviluppano parallelamente alla sua linea principale di operazione. Lo stesso fine potrebbe raggiungersi con la distruzione di quei punti singolari delle comunicazioni (ponti, viadotti, gallerie) attraverso ai quali sarebbe impossibile di ristabilire rapidamente il passaggio; ma ciò verrebbe a precludere allo stesso difensore la possibilità di una ripresa offensiva. Di più, le opere di sbarramento in prossimità degli elementi più importanti di una linea di comunicazione servono ad impedirne la distruzione per parte dell'avversario. Gli sbarramenti possono ottenersi con forti isolati o con gruppi di opere disposti in modo da potersi dare scambievole appoggio. In genere, si ricorre alla costruzione di forti isolati di sbarramento nei termini che non consentono un attacco completamente avvolgente.
Gli sbarramenti in terreno montuoso adattano la loro organizzazione alla forma topografica della località da fortificare.
Quando debbono soltanto garantire l'ínterdizione di una comunicazione possono essere costituiti da una sola opera. Sbarramenti di tal fatta verranno organizzati con vantaggio solamente nelle vallate anguste che presentano il carattere di strette. Negli sbarramenti delle valli più ampie, quando vogliano completamente dominare le vie e le mulattiere più prossime e le zone adiacenti praticabili comprenderanno due o più opere.
Con il progredire delle artiglierie e dell'arte della guerra, i forti di sbarramento propriamente detti non bastarono più al loro compito e si dovettero coprire con posti avanzati, e rinforzare con batterie annesse ed ancora con piccole opere staccate dipendenti, che ne accrescessero importanza ed attività.
In marina, si chiama sbarramento l'insieme degli ostacoli che si stabiliscono attraverso a corsi d'acqua, o a imboccature di golfi, o a porti lacuali e marittimi per impedire al nemico l'avanzata, al fine di chiudere una strada di invasione, o di tenere a molta distanza da una città, da un porto, da uno stabilimento militare le offese, oppure di precludere la via ad attacchi ravvicinati di viva forza. Gli sbarramenti possono essere terrestri (di fiumi, canali, porti e golfi lacuali) e marittimi. Si accompagnano, per lo più, alle fortificazioni permanenti, miste o campali, e sono un complemento di esse, come le difese accessorie. Affinché gli sbarramenti corrispondano al loro ufficio è necessario: 1. che non siano aggirabili; 2. che siano indistruttibili; 3. che possano permettere, quando è necessario, il libero e sicuro passo alle imbarcazioni della difesa. Vengono classificati nelle seguenti categorie: 1. fissi o subacquei, comprendenti le dighe o gettate, le navi affondate e le travate; 2. galleggianti, formati con galleggianti insommergibili come barche o zattere, oppure con catene o con corde tenute a galla da botti, travi o altrimenti; 3. di torpedini; 4. misti, costituiti con le combinazioni di due o più delle precedenti.
In aeronautica per sbarramento aereo s'intende sia il complesso delle sistemazioni atte ad ostacolare l'avanzata di aeromobili nemici (e cioè l'insieme dei mezzi attivi di difesa antiaerea in quanto compiano questa funzione), sia, e più propriamente, quello speciale tipo di difesa passiva per la protezione di luoghi non troppo vasti, consistente in reti di palloncini frenati trattenuti da sottili cavi d'acciaio, tali da costituire un grave pericolo per i velivoli che s'inoltrano nella zona. (V. aeronautica, I, p. 616 segg.).