sbigottire
Ricorre due volte come medio intransitivo, con il significato di " restare profondamente turbato " fin quasi a smarrire la lucidità della mente: If VIII 122 Tu, perch'io m'adiri, / non sbigottir, ch'io vincerò la prova, e XXIV 16.
Negli altri esempi compare il participio passato ‛ sbigottito ' in funzione di predicato o schiettamente aggettivale, con il valore di " avvilito ", " sgomento ": Vn VII 1 io, quasi sbigottito de la bella difesa che m'era venuta meno, assai me ne disconfortai (è l'unico esempio in prosa; in IX 4 occorre la variante disbigottito); Rime CIV 9 Ciascuna par dolente e sbigottita. Altri esempi in Vn XV 6 10, If XXVIII 100, Rime dubbie XIII 5.