colombiano, scambio
Processo d’interazione tra i popoli autoctoni e gli europei, ritenuto responsabile in misura considerevole del crollo demografico nelle Americhe nel corso del sec. 16°. Se le scoperte geografiche consentirono l’introduzione in Europa di prodotti fino ad allora sconosciuti e l’ingresso nelle Americhe di mammiferi da allevamento, l’arrivo dei conquistadores e dei coloni costituì il veicolo attraverso cui giunsero e si diffusero nel Nuovo Mondo anche malattie fino ad allora ignote – come influenza, tifo, morbillo e vaiolo – nei confronti delle quali gli indigeni erano privi di quelle secolari difese immunitarie che gli europei si erano invece andati da tempo costruendo. Le conseguenti epidemie, la prima delle quali si abbatté sulle Antille nel 1518 sterminando gli arawak, secondo alcune stime avrebbero provocato la morte di circa il 90% della popolazione in certe regioni, contribuendo così a indebolire la resistenza degli autoctoni e a facilitare l’insediamento e le conquiste degli europei.