SCAMILLI
È lessicalmente il diminutivo di scamnum, e vale sgabello, gradino. Il vocabolo è adoperato da Vitruvio (iii, 4, 4 e v, 9, 4) per indicare che la necessaria adiectio dello stilobate del tempio greco - una lieve convessità o gobba al centro per ragioni ottiche - si deve ottenere, non incurvando la superficie dello stilobate stesso, ma poligonizzandola; col disporre le lastre su cui poggiano le colonne, con un lieve risalto in ogni commessura, dai lati risalendo verso il centro.
Bibl.: S. Ferri, Vitruvio, Roma 1960, p. 122.