SCAMPO (latino scient. Nephrops norvegicus [L.]; fr. langoustine; sp. nefropsio de Noruega; ted. norvegischer Hummer; ingl. Norway lobster)
Crostaceo Decapodo del sottordine Macruri rettanti e della famiglia Homaridae (Nephropsidae). Lo scampo è di forma allungata e snella, con scudo compresso ai lati, provvisto di denti nella regione gastrica e di tre serie di tubercoletti nella parte posteriore; il rostro ha spine laterali, gli occhi sono reniformi, bene sviluppati, il che si può ritenere un adattamento ad ambienti di media profondità; l'addome ha una larga natatoia codale, i segmenti con solchi rivestiti di peluria fulva che si alternano con porzioni rilevate e levigate; i pereopodi del 1° paio sono lunghi, robusti, con chele quadrangolari e margini irti di tubercoli dentiformi; i pereopodi seguenti sono gracili, con piccole chele quelli del 2° e 3° paio, monodattili gli altri.
Questa specie raggiunge 18 cm. di lunghezza, è di color bianco rosato o cenerognolo rossiccio con pubescenza fulva; si riproduce in primavera, le uova sono di color verde, le larve hanno una certa somiglianza con quelle dell'Astice, sono pelagiche, trasparenti con fasce di color rosso sulle appendici locomotorie e misurano secondo lo sviluppo da 5 a 12 mm., ad esse segue uno stadio postlarvale di color giallo pallido e col corpo simile all'adulto. Lo scampo è pregiato per le sue carni; diffuso nell'Atlantico, dalle coste della Norvegia fino al Marocco, è pure abbondante nei nostri mari; noto da tempo in fondi fangosi a 30-75 m. di profondità nell'Adriatico settentrionale e Pimedio, ove si riteneva un relitto di fauna boreale, risultò in seguito non meno abbondante nel Mediterraneo occidentale, sia in Tunisia e Algeria sia nel Mare Ligure, ove i fruttiferi fondi a scampi si trovano a 150 e più metri, profondità che questa specie euribatica può del resto di gran lunga superare.