scandidare
v. tr. Ritirare o far venire meno la candidatura di qualcuno.
• È [Sandro] Biasotti, il più amato dai berlusconiani. A parte le voci che lo danno gradito dai pidiellini quasi quanto [Antonio] Cassano è gradito da [Marcello] Lippi, a parte [Ignazio] La Russa che al suo posto schiererebbe [Claudio] Scajola o 27 alpini o 14 parà, a parte [Umberto] Bossi che lo candida e lo scandida a giorni alterni, il fu teleGovernatore arancione scalda i cuori degli azzurri. Che accusano [Claudio] Burlando di far girare bufale per indebolirlo. (Enzo Costa, Repubblica, 10 settembre 2009, Genova, p. I) • Le spiace da economista che Mario Draghi si sia ritirato dalla corsa? «Personalmente credo che al Quirinale non ci si possa né candidare né scandidare...» (Yoram Gutgeld intervistato da Antonella Baccaro, Corriere della sera, 4 gennaio 2015, p. 6, Primo piano) • È durata una notte la candidatura in lista Pd di Paolo De Fraia. Civico iscritto alla Cisl. Ma anche ultracattolico, sostenitore delle sentinelle in piedi, secondo la portavoce Ncd Valentina Castaldini, [...] oltre che critico nei confronti del sindaco Virginio Merola. Troppo per il Pd, che dodici ore dopo averlo candidato (a causa di «un difetto di approfondimento», ammettono in via Rivani), lo «scandida». (S. B., Repubblica, 17 marzo 2016, Bologna, p. VII).
- Derivato dal v. tr. candidare con l’aggiunta del prefisso s-.