scandidato
p. pass. e agg. Che non è più candidato.
• Il manicomio delle candidature sta lasciando per strada alcuni casi umani bisognosi d’affetto. Uno è Antonio Polito, scandidato da Uòlter e dunque tornato direttore del «Riformista» della famiglia Angelucci (Marco Travaglio, Unità, 7 marzo 2008, p. 3, In Italia) • «Mi hanno telefonato dal bar dei tifosi della squadra del Rimini ‒ dice Giampaolo Bettamio, coordinatore regionale vicario “scandidato” come [Fabio] Garagnani ‒ anche lì ci sono dei problemi, non apprezzano la candidatura di [Franco] Carraro. Dobbiamo affrontare la vicenda per capire se ci saranno davvero persone che toglieranno per questo il voto oppure no». (Eleonora Capelli, Repubblica, 25 gennaio 2013, Bologna, p. V).
- Derivato dal p. pass. e agg. candidato con l’aggiunta del prefiso s-.
- Già attestato nella Stampa del 6 aprile 1994, p. 29, Sport (Roberto Beccantini).