scanno
Già in Ennio, citato da Cicerone (Divin. I XLVIII 108), l'espressione latina regni... scamna aveva assunto il significato traslato di " autorità ", " potere " regio; il " seggio " del re era visto come segno della sua dignità: " conspicit inde sibi data Romulus esse priora, / auspicio regni stabilita scamna solumque ".
Su questa linea l'immagine dello s., più volte usata nella Commedia per indicare la sede dei beati nell'Empireo, da un lato esalta la maestà delle anime sante, dall'altro si lega al gusto dantesco della ‛ visibilità ', probabilmente suggestionato da moduli dell'arte figurativa: la candida rosa appare effettivamente al lettore come una corte dove le anime ‛ siedono ' su s. posti in ordine circolare e decrescente.
Quindi la frase di Beatrice a Virgilio (venni qua giù del mio beato scanno, If II 112) va intesa anche in senso proprio (con sottintesi rimandi, è naturale, a valori spirituali). Ancora in una simile duplice dimensione semantica occorre immettere le occorrenze di Pd IV 31 D'i Serafin colui che più s'india, / Moïsè, Samuel, e quel Giovanni / che prender vuoli, io dico, non Maria, / non hanno in altro cielo i loro scanni / che questi spirti che mo t'appariro; XXX 131 vedi li nostri scanni sì ripieni, / che poca gente più ci si disira; XXXII 28 e 29 E come quinci il glorïoso scanno / de la donna del cielo e li altri scanni / di sotto lui cotanta terna fanno (dove l'interesse alla partizione e all'ordinamento dei giri della ‛ rosa ' non ha mero carattere strutturale).
A un livello subordinato il vocabolo allude, con indicazione più precisamente locativa, al temporaneo soggiorno nei cieli delle anime (concomitante con l'ascesa di D. verso l'Empireo): Diverse voci fanno dolci note; / così diversi scanni in nostra vita / rendon dolce armonia tra queste rote (Pd VI 125): il riferimento primario è certo al diverso grado di beatitudine che gli spiriti godono nell'unico Paradiso, ma l'accenno alle rote sembra decisivo per tenere l'occorrenza nell'area dell'esemplificazione sensibile (diversi scanni: in quanto posti ai ‛ diversi ' cieli).
Sta per " dignità " in senso generico (di carattere soprattutto politico-civile), in Pd XVI 27 ditemi de l'ovil di San Giovanni / quanto era allora, e chi eran le genti / tra esso degne di più alti scanni.