SCANNO (A. T., 24-25-26 bis)
Paese dell'Abruzzo, in provincia di Aquila, situato a 1030 m. s. m. in una gola montana su un'altura che domina la confluenza del Tasso, principale immissario del lago di Scanno (v.), con un suo affluente. Ha 2834 ab. (1931) che si occupano di pastorizia e di agricoltura; le sue case dall'aspetto vetusto e le viuzze linde e tranquille formano un insieme assai suggestivo. Scanno è celebre per l'elegante costume delle sue donne, formato da una gonnella (casacca) e un giustacuore (comodino) di pesante panno di lana tessuto e tinto nel paese; la gonnella è nera o verde scuro, amplissima e fittamente pieghettata; il giustacuore è, di solito, turchino scuro, ha maniche larghe e pieghettate e copre il petto fino al collo, che è ornato da un merletto bianco e da bottoncini d'argento fissati a un pezzo di stoffa detto pettiglia. Molto caratteristico il copricapo, detto cappellitto, che sembra un piccolo turbante. Il costume nuziale è della stessa foggia, ma a colori vivaci. Da qualche decennio si è sviluppata a Scanno una piccola industria alberghiera, in seguito all'affluire, nei mesi estivi, di numerosi villeggianti e turisti.
Il montuoso comune di Scanno ha una superficie di 13,04 kmq. e una popolazione di 3187 ab. (1931), dei quali soltanto 111 dimorano in case sparse. Oltre a Scanno, il comune comprende il villaggio di Frattura (242 ab.), situato a 1260 m. s. m. sulle pendici del M. Genzana, presso la zona di distacco della grande frana che diede origine al lago di Scanno.
Monumenti. - Non vi sono monumenti di grande importanza. La parrocchiale di S. Maria della Valle conserva del sec. XIII il portale di centro e grande parte della struttura interna tornata in vista nell'occasione di recenti restauri. Ma quest'architettura è sopraffatta da un ampliamento del 1563, di cui fecero parte la torre campanaria coperta a piramide e la facciata di tipo abruzzese, che fu poi imitata nelle chiese minori di S. Antonio (secolo XVI), di S. Rocco e di S. Maria di Costantinopoli. Notevole la statua lignea della Vergine (sec. XIV) nella chiesa parrocchiale. Le case antiche hanno caratteristiche comuni a quelle dei paesi degli altipiani abruzzesi, cioè sfoggio artistico nelle scale esterne e tettoie molto sporgenti su mensoloni. Industrie artistiche locali sono l'oreficeria e l'intaglio in legno. (V. tav. CLXXXV).
Bibl.: A. Colarossi-Mancini, Storia di Scanno e guida della valle del Sagittario, Aquila 1921; E. Agostinoni, Altipiani d'Abruzzo (coll. Italia artitica, n. 64), Bergamo 1912; I. C. Gavini, Storia dell'architettura in Abruzzo, Milano-Roma 1927-28.