scapigliato
Ricorre, sempre al femminile, in Vn XXIII 4 e 5 ne lo incominciamento de lo errare che fece la mia fantasia, apparvero a me certi visi di donne scapigliate... e vedere mi parea donne andare scapigliate piangendo per via, maravigliosamente triste, e in If XVIII 130 sozza e scapigliata fante, cioè Taide, e vale " con i capelli scompigliati ".
Mentre nelle prime due occorrenze l'arruffamento della capigliatura è segno di tristezza e di lutto per la morte di Beatrice (si confronti con D. Compagni II 29 " Dè quanto fu la dolorosa madre de' due figliuoli ingannata ! che con abbondanza di lagrime, scapigliata, in mezo della via, ginocchione si gittò in terra innanzi a messer Andrea da Cerreto giudice "), nel caso di Taide è in relazione con l'abiezione morale.