SCAPOLITI
. Miscele di minerali silicati i cui termini puri sono: marialite (Ma) (v.), 3NaAlSi3O8 NaCl (oppure Na2SO4), e meionite (Me) (v.), 3CaAl2Si2O8 CaCO3 (oppure CaSO4). È evidente l'analogia chimica tra scapoliti e plagioclasi. I termini della serie sono: marialite da Ma1, Me0 a Ma2, Me1, mizzonite da Ma1, Me2 a Ma2, Me1, meionite da Ma1, Me2 a Ma0, Me1. Talora s'introducono anche altri termini di composizione però non beue definita, come la wernerite, ricca di Ca, e il dipiro ricco di Na. Le scapoliti cristallizzano nel sistema tetragonale, classe bipiramidale tetragonale con le costanti: per Ma, a: c = 1 : 0,4425; per Me, a: c = 1 : 0,4406. Hanno sfaldatura facile secondo {100}, meno facile secondo {110}. Peso specifico da 2,57 (Ma) a 2,73 (Me), durezza 5 1/2-6. Sono otticamente uniassiche unegative; la rifrazione e la birifrazione aumentano col tenore di Me; per la Ma (Campi Flegrei) ω = 1,5463, ε = 1,5395, per la Me (Monte Somma) ω = 1,6066, ε = 1,5711. I termini più basici sono facilmente attaccati da HCl, quelli acidi sono inattaccabili. Sono minerali pneumatolitici e si trovano in calcari metamorfici per contatto (Adamello, Elba), nelle bombe vulcaniche (meionite del Monte Somma e del Lago di Laach), e nei tufi vulcanici (marialite nel piperno dei Campi Flegrei). Si osservano pure in rocce gabbriche dove si formano per azione del Cl a spese dei plagioclasi (scapolitizzazione) come si trovano alla salbanda dei filoni di apatite di origine pneumatolitica della Norvegia meridionale.