scarco (agg.)
Vale " libero ", " vuoto ", e indica il sollevante venir meno di un turbamento psicologico: Pg XXVI 71 poi che furon [le ombre] di stupore scarche. È metafora cara al lessico dantesco: Pd XVIII 66 qual è 'l trasmutare... / in bianca donna, quando 'l volto / suo si discarchi di vergogna il carco, cioè " si liberi dal carico di vergogna " riprendendo il suo colore naturale dopo essere arrossita; e si veda anche CARCO (agg. e sost.).