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scelta

di Guido Favati - Enciclopedia Dantesca (1970)
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scelta

Guido Favati

Compare una volta sola, nel Convivio (IV XX 3), e indica il determinarsi per la preferita fra più possibilità. D. asserisce che la virtù non è necessariamente ereditaria, ma anzi ogni virtù, o " bontade ", procede dalla nobiltà, che Dio assegna per grazia e non lasciandosi guidare da preferenze: presso di lui infatti non è scelta di persone, sì come le divine Scritture manifestano.

Importante la citazione di Busnelli-Vandelli dal commento di s. Tommaso a Galat. 2, 6 (" Deus enim personam hominis non accipit "): " Accipere personam proprie est in aliquo negotio attendere, quasi regulam ipsius negotii, conditionem personae nihil facientem ad negotium, puta, cum ideo do beneficium alicui, quia est nobilis sive pulcher. Nobilitas enim seu pulchritudo nil facit ad hoc quod habeat beneficium. Si vero conditio personae facit ad negotium, sic considerando illam conditionem in facto illo, non accipio personam; sicut si ideo do beneficium alicui, quia bonus est, et bene deserviet ecclesiae quia bene litteratus et honestus, non sum acceptor personae... Cum ergo Deus in operibus suis et beneficiis nihil praeexistens ex parte creaturae respiciat, quia ipsum quod est creaturae est effectus suae electionis, sed respiciat solum quasi pro regula beneplacitum voluntatis suae secundum quam omnia operantur, et non secundum aliquam conditionem personae, ut dicitur Ephes. 6, 9, manifestum est quod non accipit personam hominis ".

Vocabolario
scélta
scelta scélta s. f. [der. di scelto, part. pass. di scegliere]. – 1. a. Libero atto di volontà per cui, tra due o più offerte, proposte, possibilità o disponibilità, si manifesta o dichiara di preferirne una (in qualche caso anche più di...
non-scelta
non-scelta (non scelta), s. f. Scelta mancata, non compiuta; opzione casuale, non derivante da un’opportuna valutazione. ◆ Il centrodestra paga per le sue scelte e per le sue «non scelte». Entrati nella seconda parte della legislatura,...
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