scesa
Vale " terreno in ripido pendio ", che scende verso il basso, e ricorre in If XII 10 in riferimento al burrato, cioè allo scoscendimento che separa il sesto dal settimo cerchio. Vale invece " salto ", " cascata ", in XVI 101 quel fiume [il Montone]... / rimbomba là sovra San Benedetto / de l'Alpe per cadere ad una scesa.
Inserito nella nota metafora dell'arco della vita, indica in senso figurato il periodo di decadimento dell'organismo umano: Cv IV XXIV 3 se 'l colmo del nostro arco è ne li trentacinque [anni], tanto quanto questa etade [la giovinezza] ha di salita tanto dee avere di scesa; e quella salita e quella scesa è quasi lo tenere de l'arco, corrispondono cioè al punto mediano in cui l'arco viene impugnato.