SCHAPPELER (Schappler, detto anche Sertorius) Cristoforo
Riformatore, nato a S. Gallo in Svizzera nel 1492, dal 1513 predicatore a Memmingen in Svevia. Aderì presto alla dottrina protestante ed ebbe parte decisiva nei moti sociali del suo tempo. Considerò la Bibbia e il diritto divino misura di ogni cosa esistente e in nome loro combatté ogni sopruso e ingiustizia del mondo ecclesiastico e laico, le decime innanzi tutto. Ebbe parte importante nella guerra dei contadini; la lega sveva che sopraffece il moto dei contadini lo considerò più tardi come uno dei capi dei contadini insorti. La notifica dei contadini di Kempten e i celebri dodici articoli fanno supporre che lo Sch. e il suo amico S. Lotzer ne fossero i promotori spirituali; non se ne ha però nessuna prova. Dopo la sconfitta dei contadini lo Sch. fuggì in Svizzera e vi coprì fino alla sua morte, avvenuta nel 1551, numerose cariche ecclesiastiche.
Non svolse attività letteraria, ma gli viene tuttavia attribuita però senza alcun fondamento, la Verantwortung und Auflösung etlicher vermeinter Argumente und Ursachen, so zu Widerstand u. Verdruckung des Worts u. hl. Evangeliums täglich gebraucht werden.
Bibl.: F. Dobel, Ch. Sch., der erste Reformator v. Memmingen, Memmingen 1877; W. Vogt, in Allg. deutsche Biogr., XXX (1890), pp. 576-81; id., in Realencyklopädie f. protestantische Theologie u. Kirche, 3ª ed., XVII, 1905, pp. 523-527; A. Götze, in Historische Vierteljahrschr., VIII (1905), pp. 201-15; id., in Flugschr. aus den ersten Jahren der Reformation, II (1908), pp. 339-413; H. Barge, Der deutsche Bauernkrieg, Lipsia 1914, pp. 13-38.