SCHEELITE
. Minerale (denominato in onore di C. W. Scheele, che scoprì in esso l'acido wolframico o tungstico, costituito da wolframato di calcio (CaWO4) con 80,6% di WO3 e 19,4 CaO, spesso con molibdeno. Cristallizza nella classe piramidale tetragonale, o della scheelite con rapporto parametrico a : c = 1:1.5268 (Zambonini) in cristalli con abito ottaedrico o bipiramidale, raramente tabulare secondo {001} (figg. 1 e 2); con la simmetria tipica della classe per la presenza di prismi e piramidi di terzo ordine, di figure di corrosione naturale, ecc. o di quella oloedrica per lo sviluppo delle sole forme {101} e {111}. Spesso si rinviene in geminati di contatto secondo {100} (fig. 3) simili a cristalli semplici, dai quali si distinguono per la striatura secondo {101}, o anche in masse reniformi, con struttura colonnare, granulare o massiccia.
La scheelite ha sfaldatura distinta secondo {111}, durezza 4,5-5, peso specifico 6. Colore bianco tendente al giallo o al bruno, polvere bianca, lucentezza vitrea subadamantina. Otticamente positiva con ω = 1.920 e ε = 1.9365 per il giallo, talvolta otticamente anomala e debolmente biassica. La scheelite viene decomposta dall'HCl con separazione di anidride wolframica WO3 gialla, solubile in ammoniaca.
Si trova con wolframite, di cui spesso è pseudomorfa, nei filoni stanniferi con topazio, fluorite, apatite, frequentemente su quarzo di origine pneumatolitica come nell'Erzgebirge, a Horní Slavkov (Schlaggenwald, Cecoslovacchia), in Cornovaglia e in maggiore quantità nelle miniere di cassiterite a Monroe (Connecticut). Con filoni di galena a Neudorf nel Harz e a Carrock Fells nel Cumberland. In filoni d'oro ad Atolia (California), e rara, ma bene cristallizzata, su epidoto a Untersulzbach.
In Italia è stata rinvenuta in bei cristalli a Traversella e in druse con magnetite intercluse nello scisto cloritico-talcoso. In Sardegna, a Suergiu e in altre località del Gerrei in lenti di antimonite negli scisti paleozoici e in Val di Fiemme con calcopirite e tormalina. La scheelite è ricercata per il contenuto in wolframio, che viene usato nella fabbricazione degli acciai speciali.