SCHIZZO
. È la rapida, febbrile notazione con la quale l'artista cerca di fissare sinteticamente la prima idea dell'opera o di conservare il sommario ricordo d'immagini che lo hanno colpito. È cosa diversa dallo "studio", volto piuttosto a ricercare ed elaborare le modalità della composizione o ad approfondire particolari; e anche dall'abbozzo, che suppone l'opera già in massima risolta, e costituisce il primo atto della sua esecuzione. Per moltissimi artisti è un esercizio abituale, inteso a sviluppare e mantenere prontezza e precisione di occhio e di mano; e anche a costituire un repertorio di osservazioni e di appunti da consultare con frutto nelle varie contingenze della creazione artistica. Lo schizzo rispecchia le qualità istintive dell'artista, il suo modo schietto di vedere e di sentire, ed ha un suo fascino particolarissimo che lo fa ricercare dagl'intenditori; perché l'emozione che lo ha determinato vi rimane tutta attraverso l'immediatezza dell'esecuzione, che non dà campo a riflettere, e gli conferisce una vivacità, un profumo e una efficacia espressiva che andranno fatalmente attenuandosi nelle successive elaborazioni. Per tal genere d'improvvisazione, ogni mezzo è buono purché sollecito: carboncino, matita, penna, pennello, colore, creta. (V. tavv. IX e X).