Schubert
Schubert Hermann Cäsar Hannibal (Potsdam, Brandeburgo, 1848 - Amburgo, Bassa Sassonia, 1911) matematico tedesco. Il suo nome è legato soprattutto alla cosiddetta geometria enumerativa, una branca della geometria algebrica che studia l’invarianza per trasformazioni topologiche delle intersezioni di superfici. Egli ne espose le basi nella sua tesi di dottorato Zur Theorie der Charakteristiken (Sulla teoria delle caratteristiche, 1870), nella quale, estendendo al caso tridimensionale la costruzione esposta da Apollonio di otto circonferenze tangenti tre circonferenze date (→ Apollonio, circonferenza di), considerava un sistema di sedici sfere tangenti quattro date sfere. L’interesse per le teorie di Schubert è testimoniato dal fatto che il problema di una fondazione rigorosa della sua geometria enumerativa costituisce il quindicesimo dei famosi problemi di → Hilbert. Schubert fu anche autore di libri di testo e di libri di giochi e matematica ricreativa, tra cui Mathematische Mussestunden (Tempo libero matematico, 1897). A Schubert è dovuta la formulazione del principio d’invarianza del numero (1876) che può essere così formulato: il numero delle soluzioni di un problema di geometria algebrica, al variare dei dati con continuità, se è finito si mantiene costante (purché ogni soluzione sia contata con la dovuta molteplicità).