scientifico
Occorre una sola volta, al femminile, in Cv III Il 15 In questa nobilissima parte de l'anima [la mente] sono più vertudi, sì come dice lo Filosofo massimamente nel sesto de l'[Etica]; dove dice che in essa è una virtù che si chiama scientifica, e una che si chiama ragionativa, o vero consigliativa. La ‛ vertude s. ' non è altro che la " capacità " di conoscere gli enti necessari e di costruire la scienza.
Nel luogo dell'Etica Nicomachea ricordato, Aristotele tratta infatti della partizione della ragione o facoltà intellettiva al fine di determinare le virtù dianoetiche: la ragione va considerata da un duplice punto di vista in rapporto al suo oggetto; una ‛ parte ' si occupa dell'ente necessario, ed è detta s., mentre l'altra, che si occupa degli enti contingenti, è detta ragionativa o consigliativa (Eth. Nic. VI 2, 1139a 6-8 " Unum quidem [delle due parti] quo speculamur talia entium, quorum principia non contingit aliter se habere. Unum antem quo contingentia ", e 11-13 " Dicatur autem horum hoc quidem scientificum [τὸ ἐπιστημονικόν], hoc autem ratiocinativum. Et consiliari enim et ratiocinari idem "). Si veda Tomm. Exp. Eth. Nic. VI lect. I 1115 " ad distinguendum virtutes intellectuales oportet dividere rationem... Supponatur ergo quod pars rationalis dividitur in duas. Una quidem est per quam speculamur illa entia, scilicet necessaria, quorum principia non possunt aliter se habere. Alia autem pars per quam speculamur contingentia ", e 1118 " Et dicit [Aristotele] quod praedictarum partium animae rationalis, una quidem quae speculatur necessaria potest dici scientificum genus animae, quia de necessariis est scientia ".