SCINTILLAZIONE
. La scintillazione delle stelle consiste in una variazione irregolare e rapida della loro intensità luminosa, accompagnata spesso da una variazione di colore e da un lieve tremolio, per cui l'astro sembra tremolare s0pra la vòlta celeste. Scientificamente quindi gli astronomi considerano la scintillazione come la risultante di tre fenomeni elementari, che si chiamano: 1. Scintillazione dinamica, che riguarda le variazioni dell'intensità luminosa; 2. Scintillazione cromatica e cioè riguardante le variazioni del colore; 3. Scintillazione parallattica, riguardante le variazioni di posizione e cioè lo spostamento, o tremolio, dell'astro che si esamina.
In generale la scintillazione è più forte nell'inverno e quando l'aria è agitata da venti. Secondo le pazienti osservazioni di C.-V. Montigny, una scintillazione molto intensa, con prevalenza del colore azzurro, indicherebbe una rapida formazione di nubi nell'alta atmosfera e quindi pioggia vicina. Spesso però i grandi temporali estivi sono preceduti da un periodo di assoluta calma atmosferica, in cui la scintillazione manca quasi interamente.
A parità di condizioni, la scintillazione è tanto maggiore quanto più la stella è bassa sull'orizzonte; per i pianeti è generalmente debolissima a causa del loro disco sensibile.
Storicamente sembra che Averroè, nel suo libro De Coelo et de Mundo, sia stato il primo ad accennare alla vera spiegazione della scintillazione, attribuendola alla rifrazione che i raggi luminosi subiscono nell'atmosfera terrestre e al fatto che tale rifrazione varia continuamente a causa delle irregolarità e dei movimenti dell'atmosfera stessa. Questa spiegazione fu ripresa e sviluppata dal P. Riccioli nel suo Almagestum Novum ed oggi, dopo i classici lavori di C.-V. Montigny, L. Respighi, F. Exner e J. W. Rayleigh, si può considerare come definitiva. Arago aveva voluto anche considerare i fenomeni d' interferenza subiti dalla luce nell'atmosfera terrestre, ma le sue conclusioni poggiano sopra un equivoco.
Ma, oltre alle irregolarità dell'atmosfera, la scintillazione è influenzata anche dal moto di rotazione della Terra. Tale influenza fu scoperta da L. Respighi, il quale, con una serie di osservazioni spettroscopiche eseguite nella specola del Campidoglio nel 1868-69, trovò la seguente legge che ha importanza fondamentale per la teoria: la scintillazione produce nello spettro delle stelle una serie di bande oscure, le quali si muovono attraversando lo spettro dal violetto verso il rosso quando la stella è a levante e dal rosso verso il violetto quando la stella è a ponente.
La spiegazione, data dallo stesso Respighi, è la seguente. A causa della diversa rifrangibilità, i raggi luminosi che da un astro giungono al nostro occhio, percorrono cammini diversi nell'atmosfera. E precisamente i raggi violetti (i più rifrangibili) seguono una traiettoria più alta di quella seguita dai raggi verdi; questi, a loro volta, hanno una traiettoria più alta di quella dei raggi gialli e così di seguito fino ai raggi rossi che, essendo i meno rifrangibili dello spettro visivo, seguono la traiettoria più bassa. Supponiamo ora che la stella si trovi, per es., a levante. A causa del moto di rotazione della Terra (da ovest ad est) è chiaro che, se nell'atmosfera vi è qualche ostacolo al passaggio della luce - p. es., una bolla di vapore acqueo - questo ostacolo intercetterà dapprima la traiettoria dei raggi violetti (la più alta), poi quella dei raggi verdi, poi quella dei gialli ed infine quella dei rossi. In conseguenza, nello spettro, noi vedremo una banda oscura che si muove andando dal violetto verso il rosso. Ovviamente accadrà il contrario se la stella è a ponente. È appunto in tal senso che il Respighi dichiara giustamente che la causa principale della scintillazione delle stelle risiede nelle irregolarità atmosferiche e nel moto di rotazione della Terra e che le correnti atmosferiche, i venti, ecc. debbono piuttosto essere considerati come cause perturbatrici.
G. Armellini, Trattato di astronomia siderale, I, Bologna 1928; F. Exner, in Sitzungsber. der k. Akad. der Wiss., Vienna 1881; id., Über die Scintillation, in Repertorium der Physik, ivi 1881; J. Rayleigh, in Philosop. Magazine, XXXVI; L. Respighi, in Atti Acc. Pont. dei Nuovi Lincei, 1868-69.