Salviati, Scipione
Uomo politico (Parigi 1823 - Roma 1892). Figlio terzogenito del principe Francesco Borghese e di Anna Maria Salviati, assunse il nome e i titoli di casa Salviati per disposizione testamentaria del padre. Nel 1848 fece parte della Guardia civica, ma fu costretto a riparare in Francia dall’avvento della Repubblica romana. Dopo la restaurazione tornò a Roma dove partecipò attivamente alla vita politica della capitale. Nel 1867 combatté contro Garibaldi e fu nominato da Pio IX capitano dei volontari romani e Gran croce dell’Ordine di Cristo. Dopo la presa di Roma fu tra i principali esponenti dell’opposizione intransigente cattolica al nuovo Stato italiano. Tra i fondatori della Società romana per gli interessi cattolici, si occupò anche della Società della gioventù cattolica e della Società di San Vincenzo; nel 1878 fu chiamato dal papa a presiedere l’Opera dei Congressi. Dal 1880, a causa delle sue cagionevoli condizioni di salute, ridusse il suo impegno politico e nel 1884 lasciò definitivamente la direzione dell’Opera.