SCIRO (Σκίρος; Scirus)
Isola a 22 miglia da Kimi di Eubea, la più orientale e la maggiore delle Sporadi settentrionali, lunga 30 km e larga 14, tagliata da un istmo ampio 3 km. Famosa per le leggende di Teseo e di Achille.
Ebbe una storia politica molto movimentata: nel 470 a. C. Cimone se ne impadronì e pose gli abitanti in schiavitù rimpiazzandoli con coloni ateniesi; nel 332 i Macedoni tolsero S. al dominio ateniese. A S-O del villaggio di S. una missione tedesca ha condotto scavi fortunati. Sulla collina che domina l'attuale villaggio di S. una fortezza veneziana ha sfruttato ampiamente le sostruziòni greche. Nelle mura dell'acropoli si alternano la tecnica trapezoidale con corsi irregolari, attribuibile al V sec. a. C., e quella isodomica a faccia ribassata. Nei resti scarsissimi della cinta muraria sono presenti sia l'opera pseudo-isodomica con faccia martellata, sia quella isodomica regolare del 450 a. C. circa.
Resti di una stratificazione riferibile ad un insediamento che abbraccia la più antica e la media Età del Bronzo sono stati di recente messi allo scoperto da D. R. Theocharis.
Bibl.: A. Sestieri, in Enc. It., XXXI, 1936, p. 176 ss.; P. Graindor, Histoire de l'ïle de Skyros, 1906, p. 9 ss. (con bibl. prec.); Fredrich, in Ath. Mitt., XXXI, 1906, p. 257 ss., figg. 9, 11; id., in Pauly-Wissowa, III A, 1929, c. 690 ss.; R. L. Scranton, Greek Walls, Cambridge Mass. 1941, pp. 169; 177; 180; 182; H. D. Hansen, in Studies Pres. to D. M. Robinson, I, St. Louis 1951, p. 54 ss.; D. R. Theocharis, in "Εϕ. ᾿Αρχ., 1945-47 (1949), p. i ss.; K. Karouzos, in Ath. Mitt., LXXI, 1956, p. 245 ss.; F. Schachermeyr, in Arch. Anz., 1962, Heft 2, c. 202, 219.