scissione
Termine originariamente utilizzato in psicoanalisi nel senso comune di divisione, separazione, in riferimento al sintomo precipuo delle cosiddette personalità multiple, dissociate e della schizofrenia. La teoria freudiana dell’inconscio mette radicalmente in discussione l’unitarietà della mente umana, che nella norma e nella patologia si organizza secondo differenziazioni e divisioni tra parti di sé. Successivamente la s. ha assunto il significato di meccanismo di difesa (➔) specifico, quando Sigmund Freud (1927) scrive di s. diseguale dell’Io come conseguenza del diniego (➔) che opera nelle perversioni e in altre gravi patologie. La s. così intesa è una stabile e massiccia trasformazione della struttura, assai difficile da modificare nel corso della terapia. Anche nel modello teorico di Melanie Klein la s. è intesa come meccanismo di difesa, ma in una accezione assai più ampia di quella freudiana. Klein la individua come un meccanismo mobile, plastico, variabile e mutevole e soprattutto ubiquitario. Il piccolo essere umano usa la s. come difesa primitiva contro l’angoscia: poiché i suoi impulsi di amore e di odio si rivolgono agli oggetti da cui dipende (precipuamente la madre) è costretto a scinderli in una parte ‘buona’ e una ‘cattiva’, che si accompagna a una simmetrica divisione dell’Io. Così, secondo la Klein, il bambino può proteggere sé stesso e l’oggetto dalla distruttività. Tale s. è tipica della cosiddetta posizione schizoparanoide, la più primitiva; mentre nella più evoluta posizione cosiddetta depressiva la s. si può ricomporre, tollerando la coesistenza di aspetti positivi e negativi di sé e dell’altro. La s. ha un ruolo fondamentale nella strutturazione normale e patologica della psiche, in un gioco dinamico sempre aperto e reversibile. È anche importante differenziare la s. dalla non integrazione, un meccanismo difensivo precoce descritto nell’ambito della psicologia del Sé (➔ psicoanalisi): ciò che non è stato mai integrato è diverso da ciò che è scisso, che indica qualcosa che prima era unito e poi è stato diviso.