sciti
Antica popolazione originaria delle steppe settentr. dell’Asia centrale, organizzata in tribù nomadi, seminomadi e sedentarie, cui Erodoto dedica gran parte del 4° libro delle sue Storie. Verso la fine del sec. 7° a.C. si stanziarono sulle coste del Mar Nero; come osserva anche Erodoto e come è stato confermato dall’archeologia, con essi erano imparentati i saci (saka), nomadi della regione al di là del Caspio che, come gli s., erano certamente iranofoni. I ritrovamenti di tombe dei secc. 7° e 6°, nel Kuban′ (Caucaso settentr.), confermano il racconto erodoteo sulle tradizioni funerarie scitiche: intorno a una camera centrale, che ospitava le salme del capo e degli altri uomini e donne, sono ordinatamente disposti talora centinaia di scheletri di cavalli. Nel sec. 2° gli s. costituirono un ultimo forte Stato in Crimea e saccheggiarono le città greche e la stessa Olbia.