Storico, giureconsulto e uomo politico (Torino 1798 - ivi 1878); magistrato (dal 1822), partecipò ai lavori di redazione dello statuto carlo-albertino quale presidente della Commissione superiore di censura. Deputato e ministro della Giustizia nel 1848, fu poi senatore (1849) e presidente del Senato (1864). Nel 1872 presiedette a Ginevra il consiglio arbitrale per la questione dell'Alabama. Tra le sue opere, la Storia dell'antica legislazione del Piemonte (1833) e la Storia della legislazione italiana (3 voll., 1840-57; 2a ed., 5 voll., 1863-64). Fu socio nazionale dei Lincei (1877).