scolorito
Participio, che vale " impallidito ", " che ha perso il colore ", usato da D. con valore aggettivale in Rime CXVI 56 mostra poi là faccia scolorita: anche dopo che l'anima è tornata al cuore (v. 49) il volto rimane pallido, a mostrare qual è stato il colpo inferto dal dolce riso (v. 58) degli occhi che ancidono (v. 45). In Vn XXIII 24 54 ed omo apparve scolorito e fioco, vuole più genericamente significare, nel rapporto endiadico con fioco, l'evanescenza della figura " misteriosa, quasi un fantasma, che già nell'aspetto e nella voce fa presentire la sciagura " (Barbi-Maggini). Vedi anche DISCOLORIRE.