sconfitta
Con allusione alla sua inadeguatezza davanti a Beatrice, il termine compare in un solo luogo, in Vn XVIII 1, dove D. allude alle frequenti commozioni (Casini) e ai tremori che lo assalgono alla vista della sua donna e che gli fanno assumere una dischernevole vista (XV 1), un aspetto degno di scherno: certe donne, le quali adunate s'erano dilettandosi l'una ne la compagnia de l'altra, sapeano bene lo mio cuore, però che ciascuna di loro era stata a molte mie sconfitte.