scoperchiato
Participio passato con valore di aggettivo, che significa " privato del coperchio ", quindi, detto dell'avello da cui emergono Farinata e Cavalcante, " aperto ", " scoperto ": If X 52 Allor surse a la vista scoperchiata / un'ombra, lungo questa, infino al mento: " infino a quella parte della sepoltura non coperchiata, della qual si potea veder di fuori " (Boccaccio).
Così interpretano la maggior parte dei commentatori (si veda la nota del Barbi, Problemi I 207). Secondo il Pagliaro (ma l'interpretazione era già di Ludovico Castelvetro, Torraca, Steiner), " non è presumibile che scoperchiata possa significare in questa sede ‛ senza coperchio ' ", perché già al principio del canto D. aveva detto che son levati / tutt'i coperchi. Il participio va riferito a ombra, che è " scoperta alla vista (cioè: visibile) insino al mento ": qui si ha dunque un esempio del nesso ‛ scoprirsi alla vista ', frequente nella lingua moderna e non unico in D.: cfr. If XVI 123 e Pg IV 35, dove " scoperta è detto di piaggia, cioè una contrada dove lo sguardo può spaziare " (Altri saggi di critica semantica, Messina-Firenze 1961, 195-197).