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SCORDIA, Pietro Lanza e Branciforte, principe di Trabia, Butera e

di Giuseppe Paladino - Enciclopedia Italiana (1936)
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SCORDIA, Pietro Lanza e Branciforte, principe di Trabia, Butera e

Giuseppe Paladino

Nacque a Palermo il 19 agosto 1807 da Giuseppe, che fu ministro di Ferdinando II per gli Affari ecclesiastici dal 1841 al 1848, e da Stefania Branciforte dei principi di Butera. Si occupò di storia siciliana e in particolare del dominio degli Svevi e degli Arabi. Lavoro storico ampio sono le Considerazioni sulla storia di Sicilia dal 1532 al 1789 da servire di aggiunte e di chiose al Botta (Palermo 1836). Contemporaneamente, anche per la sua qualità di pubblico amministratore (era dal 1835 "pretore" di Palermo), dedicava la propria attenzione a problemi pratici (Sull'istruzione del Popolo, 1835). In occasione del colera del '37 si distinse nell'apprestare le opere di assistenza, ma gli fu a torto rimproverato di non aver speso bene il pubblico denaro, sicché, di ritorno da un viaggio compiuto all'estero nel 1838, che gli aveva dato modo di conoscere il Thiers e di ascoltare le lezioni di Pellegrino Rossi alla Sorbona, fu esonerato dalla carica di "pretore". Continuò peraltro a occuparsi di studî, alternandoli con la propaganda per l'attuazione di opere di pubblica utilità (asili d'infanzia, strade, navigazione mercantile). In quel periodo pubblicò il saggio Dello spirito di associazione nella Inghilterra in particolare (Palermo 1842), che dedicò al Thiers e che è giudicato il suo lavoro migliore. Partecipò attivamente alla rivoluzione siciliana del '48 e fu presidente del Comitato per l'amministrazione civile, membro della Camera dei Pari, anzi, come principe di Butera, primo "pari" del regno, ministro dell'Istruzione e dei Lavori Pubblici nel primo ministero costituzionale, di nuovo "pretore" di Palermo e da ultimo ministro degli Esteri dal 15 febbraio 1849. Sulla rivoluzione lasciò alcune memorie dal titolo Dei mancati accomodamenti fra la Sicilia e Ferdinando Borbone, pubblicate assai tardi (Memorie della rivoluzione siciliana dell'anno MDCCCXLVIII, II, Palermo 1898, a cura di G. Pipitone Federico), nelle quali si rivela di sentimenti autonomistici e federali. Il 22 aprile 1849 partì da Palermo per l'esilio e, dopo breve dimora in Francia, si stabilì a Genova, dove fece parte dell'"Accademia di filosofia italiana" del Mamiani. Da Genova si allontanava per frequenti viaggi a Torino e all'estero, e in uno di essi, a Parigi, morì il 27 giugno 1855. La salma fu trasportata a Palermo nel 1861.

Bibl.: G. Pipitone Federico, op. cit.; lo stesso autore pubblicò alcune lettere dello S. e di altri a lui per nozze Lanza di Scalea-Drogo (Palermo 1895); S. Lanza di Trabia, in Atti dell'Accademia di scienze, lettere e arti di Palermo, 1875, e in Risorgimento italiano, II, Milano 1885, pp. 527-35; F. Guardione, Scritti, Palermo 1897, II, pp. 353-60; M. Amari, Carteggio, raccolto e postillato da A. D'Ancona, Torino 1896 segg., I, p. 506 segg. e III, p. 8, dove si accenna a un articolo dello S. sul Vespro dell'Amari.

Vedi anche
Savòia, Ferdinando di, duca di Genova Savòia, Ferdinando di, duca di Genova. - Figlio (Firenze 1822 - Torino 1855) di Carlo Alberto; comandante d'artiglieria (1846), diresse l'assedio di Peschiera e combatté a Pastrengo, Santa Lucia, Sommacampagna. Rifiutò la corona di Sicilia, offertagli (1848) da quel parlamento. Nel 1849 si distinse alla ... Fardèlla, Vincenzo, marchese di Torrearsa Fardèlla, Vincenzo, marchese di Torrearsa. - Patriota e uomo politico (Trapani 1808 - Palermo 1889); nel 1848 fece parte del governo provvisorio siciliano come presidente del comitato delle Finanze, fu eletto presidente della Camera dei comuni e gli fu affidata la presidenza del Consiglio col ministero ... Ferdinando II di Borbone re delle Due Sicilie Figlio (Palermo 1810 - Caserta 1859) di Francesco I, salì al trono nel 1830. Abile e onesto amministratore, fu gelosissimo dell'indipendenza del regno e finì per giungere a un isolamento internazionale che si rivelò pernicioso. Vita e attività. Nel 1827 divenne capitano generale dell'esercito e l'8 nov. ... Ferdinando I di Borbone re delle Due Sicilie (già IV come re di Napoli e III come re di Sicilia). - Figlio (Napoli 1751 - ivi 1825) di re Carlo, salì al trono nel 1759, quando il padre andò a regnare in Spagna, con un Consiglio di reggenza nel quale predominavano D. Cattaneo principe di San Nicandro, suo zio, e B. Tanucci. La sua politica politica ...
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  • Lanza, Pietro, principe di Scordia e di Butera
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    Uomo politico (Palermo 1807 - Parigi 1855); pretore di Palermo (1835-37), si distinse nella lotta contro la grande epidemia di colera del 1837. Voltosi agli studî storici (Considerazioni sulla storia di Sicilia dal 1534 al 1789, 1836) ed economici (Dello spirito di associazione nell'Inghilterra in particolare, ...
Vocabolario
scordare¹
scordare1 scordare1 v. tr. [tratto da ricordare, con mutamento di prefisso] (io scòrdo, ecc.). – 1. a. Non ricordare più, perdere la memoria di una cosa, sinon. di dimenticare (rispetto a cui, in alcune regioni, è più pop. e com.): s. il...
trabeato¹
trabeato1 trabeato1 agg. [dal lat. trabeatus, der. di trabea «trabea»]. – Vestito con la trabea. Il termine è usato quasi soltanto nell’espressione commedia t. (lat. fabula trabeata), o anche semplicem. trabeata s. f., la commedia togata...
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