scoscendere
Il verbo vale " spezzare ", " spaccare ". Con costrutto transitivo, si dice di tuono che squarci i rami di alberi nell'immagine di Pd XXI 12 la bellezza mia... / se non si temperasse, tanto splende, / che 'l tuo mortal podere, al suo fulgore, / sarebbe fronda che trono scoscende, " quasi ramus arboris quem tonitrui scindunt " (Benvenuto); o del tuono che squarcia una nuvola, in Pg XIV 135 fuggì come tuon che si dilegua, / se sùbito la nuvola scoscende.
Per similitudine, con costrutto intransitivo pronominale, nel senso di " dividersi ", " staccarsi ", detto della pietra che frana: If XXIV 42 noi pur venimmo al fine in su la punta / onde l'ultima pietra si scoscende, " dividitur et separatur a petra alterius pontis integri " (Benvenuto).