scranna
Ricorre in Pd XIX 79 Or tu chi se', che vuo' sedere a scranna, / per giudicar di lungi mille miglia / con la veduta corta d'una spanna? S. " vale ‛ sedia '; qui ‛ seggio di giudice ' " (Scartazzini-Vandelli), cosicché ‛ sedere a s. ' vale " farla da giudice ". La voluta solennità del termine mette in rilievo, per dirla col Landino, " la presuntuosa ignorantia " di certuni (v. anche Cv IV XV 12).
Per il tono scritturistico dell'apostrofe, cfr. Sap. 9, 13 e 12, 12; Paul. Rom. 9, 20, ecc.; per la variante scanna, cfr. Petrocchi, ad locum.