scrittura non lineare
locuz. sost. f. – Pratica di linguaggio che non segue una linea logico-consequenziale, attività che in ambito informatico è propria dell’ipertesto. La condizione ipertestuale interpreta la complessità delle informazioni che tradizionalmente si sono espresse per via lineare, per liberare la potenzialità innata nella mente umana, secondo i principi delle libere associazioni logiche o analogiche. L’ipertesto è infatti un metodo di scrittura non lineare che utilizza i sistemi informatici per connettere e ricombinare fra loro diverse componenti testuali in una rete che ne espande il senso. La navigazione in tale rete informativa corrisponde al percorso scelto dal lettore sulla base dei link indicati dall’autore dell’artefatto. La sua definizione non lineare è resa dall’aspetto processuale dell’ipertesto attraverso dei nodi a cui corrispondono collegamenti reticolari che non seguono una direzione di lettura unica. Questo accade grazie all’interattività data dal rapporto di fruizione, definibile come un dialogo tra il lettore e l’autore dell’ipertesto. In questa discorsività si delinea la condizione aperta dell’opera di scrittura che si rivela organismo generativo, mutevole nella relazione cognitiva tra le interrogazioni e la struttura semantica. In un atto comunicativo simile si rompe l’asse lineare del discorso, scandito dal modello di riferimento temporale, per creare un’architettura di senso, articolata su paradigma spaziale, e un nuovo ambiente informativo (per eccellenza, il web).