scrittura
Sistema organizzato di simboli figurati o astratti (pittogrammi, ideogrammi) o di simboli ridotti a segni convenzionali atto a fissare, comunicare, conservare e trasmettere nel tempo in forme stabili e in maniera perspicua procedimenti mentali ed espressioni linguistiche; sotto l’aspetto materiale è il risultato di un gesto fisico compiuto per tracciare (e di norma lasciare impressi) tali simboli o segni. Nel corso del tempo gli uomini hanno adoperato sistemi differenti di s., ciascuno dei quali ha avuto una sua storia sotto l’aspetto delle tecniche di esecuzione, della diffusione geografica e sociale, delle funzioni di carattere generale e particolare assolte. Storicamente le più antiche testimonianze scritte, risalenti alla fine del 4° millennio a.C., precedute dall’uso di impressioni di sigilli e altri contrassegni in argilla, provengono dalla Mesopotamia e dall’Egitto, ma in seguito anche la Cina inventa una sua scrittura. Queste s. non sono alfabetiche e, perciò, non sono direttamente connesse all’origine della tradizione scrittoria occidentale. I rapporti tra storia e s. sono stati oggetto di attente analisi, anche se è impossibile formulare ipotesi generali sullo sviluppo o addirittura sull’evoluzione di tali sistemi di comunicazione. La tesi che considera la nascita della s. in area mediterranea legata alle esigenze di notazione delle burocrazie statali dei grandi regni centralizzati non può essere generalizzata ad altre realtà storiche. Nel mondo mesoamericano, per es., il contatto forzato con gli spagnoli portò le società indigene al graduale abbandono della s. pittografica e ideografica; nello stesso tempo, però, si ebbero interessanti esperimenti di frammistione tra i due sistemi scrittori, dato, questo, che porta a negare decisamente un’evoluzione lineare determinata da una superiorità della s. alfabetica. D’altro canto, proprio nei contesti scrittori alfabetici contemporanei si assiste allo sviluppo di forme diverse (non alfabetiche) di s., mentre nei contesti in cui la s. alfabetica è stata introdotta in seguito al contatto con l’Occidente gli usi che gli individui ne fanno non corrispondono necessariamente a una comunicazione diretta di nuove informazioni. Si pensi, per es., ai messaggi ripetitivi di alcune s. regali africane (del regno di Abomey, od. Benin) che ribadiscono la centralità e la priorità del potere del re; o a tutte le s. corporee, che «archiviano» sul corpo segni attraverso i quali l’individuo viene classificato nel proprio universo sociale. Anche in quei casi in cui le s. hanno una immediata capacità operativa, può essere utile distinguere tra l’uso pratico della s. e i valori simbolici spesso attribuiti al segno scritto.