SCUDO
. Architettura. - Dall'uso di appendere le armi alle pareti nacque probabilmente l'idea di adoperare gli scudi come elementi decorativi. Così nel palazzo minoico di Cnosso, a Creta, sui muri della sala detta "delle doppie asce" è rappresentata una fila di scudi a rilievo e dipinti. Analogamente in Etruria - per tacere della tomba "dei rilievi dipinti", a Cere, in cui tra gli altri oggetti sono raffigurati scudi appesi alle membrature architettoniche - nelle tombe dette appunto "degli scudi", a Cere e a Tarquinia, le pareti sono decorate con scudi rotondi rispettivamente a rilievo e dipinti.
I Greci usarono appendere nei templi gli scudi presi ai nemici. A questi trofei sostituirono in seguito armi fabbricate espressamente, a ricordo di vittorie ottenute in guerra (scudi d'oro regalati dagli Ateniesi a Delfi dopo la battaglia di Platea) o in gare (ex-voto degli atleti, piccoli dischi metallici incisi sulle due facce). Nei templi o nei luoghi pubblici furono anche posti scudi onorarî di marmo, come quello rappresentato su un bassorilievo scoperto presso Laurento, che si vede sorretto dalle figure dell'Europa e dell'Asia sopra un altare elevato alla divinità di Alessandro, e su cui è raffigurata la battaglia di Arbela.
Un uso analogo si ebbe in Roma, dove si appesero ai templi gli scudi lasciati dal nemico in fuga, particolarmente se erano di metalli preziosi come quello d'oro di Asdrubale (Plin., Nat. Hist., XXXV, 4) su cui era raffigurata l'immagine del condottiero cartaginese. L'abitudine di porre sulle armi dei ritratti, che vigeva anche presso i Romani, diede origine agli scudi puramente decorativi, sui quali erano raffigurati non solo ritratti (imagines clipeatae), come quelli posti da M. Emilio nella Basilica Emilia (Plin., XXXVI, 4), ma anche disegni di vario genere, come del resto avevano fatto anche i Greci (Pausan., V, 23,7). A Pompei, ad Ercolano e altrove si sono trovati molti di questi scudi di marmo, scolpiti sulle due facce, che erano appesi tra le colonne dei portici, come mostrano antiche pitture e bassorilievi. Le loro forme e dimensioni sono più variate di quelle delle imagines clipeatae.
I diversi tipi di scudi appaiono anche nelle sculture decorative, dove le armi sono disposte irregolarmente in ammassi o regolarmente in trofei, oppure suggeriscono motivi ornamentali per fregi.
Nel Medioevo gli scudi presero nuove forme e ricevettero le imprese araldiche. Con questo nuovo carattere continuarono a essere usati come motivo ornamentale, anche durante il Rinascimento, l'età barocca e oltre (v. stemma).
Ma con la rinascita delle forme classiche anche gli antichi tipi di scudo tornarono a comparire nella decorazione, e vi rimasero, interpretati secondo i motivi artistici delle varie epoche, fino ai nostri giorni (monumento a Vittorio Emanuele II in Roma).