Tubinga, Scuola di
Si indica con questa espressione l’orientamento che la facoltà teologica dell’univ. di T. prese in seguito all’insegnamento di G.Ch. Storr (1777-97). Abbandonata la più stretta ortodossia luterana, la facoltà, già sotto l’influenza delle correnti pietistiche (con il loro intenso spiritualismo, le prospettive antintellettualistiche, ecc.), si aprì ai contemporanei orientamenti della cultura europea (Illuminismo, kantismo); è in questo ambiente culturale che, allo Stift, si formarono Schelling e Hegel. Ma più diffuso è l’uso di indicare con l’espressione di Scuola di T. (detta nuova; per differenziarla dalla precedente, vecchia) una ulteriore fase della facoltà teologica, quella iniziata con la sua riorganizzazione dopo la crisi dell’età napoleonica: è la scuola che trova il suo iniziatore in F.Ch. Baur, che applica alla storia del cristianesimo e della teologia il suo radicale hegelismo; ed ebbe uno dei suoi più noti rappresentanti in D.F. Strauss (➔), attorno alla cui tesi del «mito di Cristo» si svolse una larghissima polemica. Tra il 1842 e il 1857 la scuola ebbe il suo organo nei Theologische Jahrbücher. Per tutto il 19° sec. la Scuola di T. è stata uno dei più notevoli centri di aperto liberalismo teologico.