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radicale, scuola

di Andrea Fumagalli - Dizionario di Economia e Finanza (2012)
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radicale, scuola

Andrea Fumagalli

Corrente del pensiero economico, soprattutto di matrice anglosassone, che si è sviluppata negli anni del secondo dopoguerra, a partire da J.M. Keynes (➔), e dagli anni 1970 con la ripresa del pensiero di K. Marx (➔). Il pensiero economico r. non è tuttavia omogeneo nei contenuti, ma presenta diverse sfaccettature, a seconda del peso maggiore del pensiero keynesiano (➔ keynesiana, teoria) o marxiano (➔ marxiana, teoria). È, invece, omogeneo per quanto riguarda l’impostazione metodologica, che si basa su una decisa critica all’individualismo metodologico della scuola neoclassica (➔ neoclassica, economia; New neoclassical synthesis), a favore di un approccio teorico che tenga conto della storia e dei rapporti sociali, di volta in volta definiti dall’agire della stessa storia. La «Review of Radical Political Economy» e l’«International Journal of Political Economy» sono le principali riviste anglosassoni di riferimento della scuola radicale.

L’economia monetaria di produzione

Fulcro della scuola r. è la descrizione del sistema capitalistico come ‘economia monetaria di produzione’, caratterizzata dalla preminenza dei processi di accumulazione e di finanziamento monetario alla produzione sull’attività di scambio. Già l’economia classica (➔ classica, economia), da A. Smith a D. Ricardo (➔), sino a Marx, aveva definito l’economia politica (➔) come quella disciplina che aveva come nucleo centrale la spiegazione dell’origine del sovrappiù e le modalità della sua distribuzione. La scuola r., recuperando l’economia classica, studia il sistema capitalistico, storicamente definito, come sistema di accumulazione e come sistema monetario. L’analisi dell’accumulazione fa riferimento in parte alla teoria marxiana dello sfruttamento (➔ sfruttamento del lavoro), ma anche al ruolo svolto dal progresso tecnologico nel modificare continuamente le modalità della produzione. In tale ambito assume rilievo, oltre a Marx, il riferimento a J. Schumpeter (➔) e alla scuola neoschumpeteriana con R.R. Nelson (➔), G.S. Winter (➔), C. Freeman, G. Dosi. L’analisi degli aspetti monetari della produzione fa invece riferimento più al Keynes del Treatise on money (1930) che al Keynes della General theory of employment, interest and money (1936), soprattutto in relazione allo studio del finanziamento dell’attività di investimento a opera della moneta come moneta-credito. Su questo punto, è necessario segnalare, oltre alla scuola postkeynesiana (➔ postkeynesiana, teoria) anglocanadese, a partire da H.P. Minsky (➔), J. Kregel, P. Davidson, sino a M. Lavoie e M. Saccareccia dell’Università di Ottawa, anche la scuola del ‘circuito monetario’ in Italia e Francia, che ha visto A. Graziani e A. Parguez come capostipiti.

Altre correnti della scuola radicale. Parallelamente all’analisi del sistema capitalistico come economia monetaria di produzione, sono degne di nota anche la scuola francese della Régulation  (R. Boyer, P. Petit, A. Lipietz) e la ripresa del pensiero neooperaista di matrice italiana, che ha promosso un importante filone di ricerca sulle trasformazioni dei processi di valorizzazione e accumulazione, in presenza del ruolo sempre più pervasivo della conoscenza e della finanza, coniando l’espressione ‘capitalismo cognitivo’ (C. Vercellone, A. Negri, C. Marazzi, Y. Moulier Boutang). 

Vedi anche
marxismo Insieme delle dottrine economiche, politiche, filosofiche elaborate da K. Marx (e da F. Engels) e i loro sviluppi a opera degli intellettuali che si sono richiamati a esse. i primi marxisti  Durante la Prima Internazionale i sostenitori di Marx erano definiti polemicamente marxisti dai loro avversari. ... Karl Marx Filosofo ed economista tedesco (Treviri 5 maggio 1818 - Londra 14 marzo 1883). Proveniente da una famiglia borghese di origine ebraica, studiò a Bonn e poi a Berlino, dove entrò in contatto con la sinistra hegeliana e con gli ambienti del radicalismo tedesco. Laureatosi nel 1841 con la dissertazione ... economia Complesso delle risorse (terre, materie prime, energie naturali, impianti, denaro, capacità produttiva) e delle attività rivolte alla loro utilizzazione, di una regione, uno Stato, un continente, il mondo intero. Anche uso razionale del denaro e di qualsiasi mezzo limitato, che mira a ottenere il massimo ... scienza Insieme delle discipline fondate essenzialmente sull’osservazione, l’esperienza, il calcolo, o che hanno per oggetto la natura e gli esseri viventi, e che si avvalgono di linguaggi formalizzati. ● In particolare, la scienza moderna rappresenta l’insieme delle conoscenze quale si è configurato nella sua ...
Tag
  • INDIVIDUALISMO METODOLOGICO
  • ECONOMIA MONETARIA
  • ECONOMIA POLITICA
  • NEOCLASSICA
  • KEYNESIANO
Altri risultati per radicale, scuola
  • radicalismo
    Enciclopedia on line
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    Dizionario di Storia (2011)
    Con riferimento alla storia parlamentare europea, il r. è la tendenza «democratica» del liberalismo europeo che nello schieramento parlamentare dei partiti liberali ha tenuto sempre la sinistra. Il termine radical nacque in Inghilterra intorno alla fine del 18° sec. per designare formazioni politiche ...
Vocabolario
radical shit
radical shit loc. agg.le e s.le m. e f. (spreg.) Detto di chi ha una visione del mondo semplificata e rozza e la professa in modo diretto e arrogante. ♦ Radical chic sono le vacanze in Sardegna con Repubblica sotto il braccio. Radical shit,...
radicale
radicale agg. e s. m. e f. [dal lat. tardo radicalis, der. di radix -icis «radice»; come termine polit., ricalca l’ingl. radical]. – 1. In botanica, che si riferisce alla radice: pelo r.; apparato r.; polloni r.; velo r., v. velo1, n. 3...
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