scuro
La situazione testuale descritta sotto la voce ‛ oscuro ' (v.), i criteri adottati dalle edizioni seguite in questa Enciclopedia e la sostanziale analogia di usi e di significati fra ‛ oscuro ' e s. hanno avuto l'esito di limitare alla sola Commedia le occorrenze di questo vocabolo.
Tutti gli esempi dell'Inferno riconducono all'idea delle tenebre che incombono nella voragine infernale (XXV 13 tutt'i cerchi de lo 'nferno scuri; XXXII 16 [il] pozzo scuro dei giganti), rese più dense dall'aere grosso e scuro (XVI 130; la stessa dittologia, riferita ad aura, in XXXI 37); appartiene anzi alla prima cantica il solo esempio di uso sostantivato (cfr. Casini-Barbi, Mattalia) con il valore di " oscurità ", " tenebre ": XXIV 71 li occhi vivi / non poteano ire al fondo per lo scuro (ma il Buti legge oscuro e lo riferisce a un " aere che v'era " sottinteso).
Nelle altre cantiche ricorre invece sempre in senso figurato, conservando l'idea della perdita totale o parziale di vivezza. Può quindi valere " caduto in dimenticanza ", " non apprezzato ", come la fama di Cimabue vinta dalla gloria di Giotto (Pg XI 96), o come la Povertà che dispetta e scura / ... si stette sanza invito (Pd XI 65) dalla morte di Cristo alle sue mistiche nozze con s. Francesco. Analogamente, poco e scuro (VI 85), cioè piccola impresa e " priva di luce di gloria " è quanto l'aquila imperiale compì prima e dopo Tiberio, in paragone a quel che fece sotto questo imperatore, cioè placare con la crocifissione di Gesù l'ira divina per il peccato originale. A oscurità dovuta a disonore e non a oblio, s. allude in Pg XIV 123: Ugolino dei Fantolini, avendo perduto tutti i suoi figli maschi, è ormai sicuro che nessuno possa far... tralignando, scuro (oscuro nella '21) il suo nome onorato. Vale " difficilmente intelligibile ", ed è usato con funzione di avverbio, in Pg XI 139 Più non dirò, e scuro so che parlo (che potrebb'essere eco di Guittone Tuttor, s'eo veglio o dormo 61-62 " Scuro saccio che par lo / mio detto, ma' che parlo "). Nello stesso significato l'aggettivo compare anche in Rime dubbie III 15 30 la parla-dura / di quel che fece lei nolle sia scura.
Si veda ‛ oscuro ' per Cv III IX 16, XIV 7, IV II 4, Pg III 21, XV 143.