SCUTIGERA (dal lat. scutum "scudo" e gerere "portare")
Genere di Miriapodi Chilopodi molto distinto per caratteri, considerati di valore di un ordine (Anartiostigmata). Gli Scutigeridi hanno un capo subgloboso, fornito di 2 grandi occhi, composti esternamente di numerose faccette contigue; antenne molto lunghe, divise in 4 sezioni, gradatamente più lunghe e più assottigliate e formate di numerosi piccoli anelli (articolini); palpi mascellari composti di 4 articoli liberi, forniti dal 1° al 3° di alcune grosse setole; piedi mascellari con le subcoxe laminari fornite pure di 4 grosse setole lungo il margine anteriore e col 1° articolo libero di una setola simile, ultimo articolo molto acuto.
Tronco formato, oltre che del piccolo segmento dei piedi mascellari e dei due ultimi (genitale e anale), di 15 segmenti pediferi, distinti ventralmente fra di loro, ma al dorso coperti da 8 scudi, dei quali i primi 7 portano alla parte posteriore uno stigma lineare (chiamato anche stoma), che comunica con 2 sacchi polmonari tracheali reniformi. Le zampe sono lunghe e aumentano alquanto in lunghezza dal 1° al penultimo paio e molto di più quelle dell'ultimo, sono tutte gracili e facilmente si disarticolano presso la base; sono fornite di alcune grosse setole e hanno il tarso composto di numerosi articolini.
Il genere (in senso lato corrispondente alla famiglia Scutigeridae) comprende varie specie diffuse specialmente nelle regioni tropicali e subtropicali. In Italia, come nel resto dell'Europa centrale e meridionale, esiste la Scutigera coleoptrata L., che, all'aperto, vive tra pietre o sassi o legnami ammucchiati e nelle case nelle fenditure di vecchi muri, dietro suppellettili, nei sotterranei e in altre parti poco illuminate e umide. Non di rado, specie di notte, si può vedere anche allo scoperto sui muri. Essa corre assai rapidamente e dà la caccia a piccoli artropodi, dei quali si nutre. Non è pericolosa per l'uomo.