• Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X

Se' tu colui c'hai trattato sovente

di Mario Pazzaglia - Enciclopedia Dantesca (1970)
  • Condividi

Se' tu colui c'hai trattato sovente

Mario Pazzaglia

Sonetto della Vita Nuova (XXII 13-16), su schema abba abba: cdc dcd, presente nella tradizione ‛ organica ' del libro e delle sue rime e nella Giuntina del 1527. È esplicitamente connesso al sonetto Voi che portate la sembianza umile, dello stesso capitolo (XXII 9-10; ma si vedano anche Onde venite voi così pensose [Rime LXX] e Voi, donne, che pietoso atto mostrate [LXXI], evidentemente legate alla stessa occasione), in cui D. si rivolge alle donne che qui gli rispondono.

L'occasione, come dice il racconto in prosa, è il pianto di Beatrice per la morte del padre: le amiche che partecipano con lei alla lamentazione sul defunto, ritornano a gruppi dalla sua casa, commentando pietosamente il dolore e il pianto di lei, di cui anche D. diviene partecipe ascoltando i loro discorsi mentre gli passano accanto. Quindi si propone di dire parole, trasfigurando fantasticamente l'evento: immaginando, cioè, come svolto un dialogo, che nella realtà non ha avuto luogo, fra lui e le donne. Le frasi di queste (nell'altro sonetto parla solo D.), già isolate pateticamente in discorso diretto nella prosa, sono qui riportate in ordine esattamente inverso a quello del racconto (l'ultima battuta [Vedi questi che non pare esso, tal è divenuto!, § 6] è rifusa nei versi finali della prima quartina, e così via) e combinate in discorso continuo dietro l'impulso dei due versi iniziali (Se' tu colui c'hai trattato sovente / di nostra donna, sol parlando a nui?), che sono invenzione della poesia e ripropongono l'atmosfera di coralità genericamente stilnovistica, ma divenuta situazione originale ed emblematica a partire dal cap. XVIII e dalla prima stanza di Donne ch'avete.

Nella struttura del libro, i due sonetti appaiono un'interruzione motivata dello ‛ stilo de la loda ', insieme col capitolo seguente e la canzone Donna pietosa, e la morte del padre di Beatrice è prefigurazione di quella imminente di lei, compimento dei presentimenti del cap. III (il sogno di D.) e del cap. VIII (la morte dell'amica di Beatrice e i sonetti Piangete, amanti e Morte villana). Amore e morte sono inscindibilmente fusi nella trama del libro, e il nuovo erompere del secondo tema nel cuore della lode ne rivela chiaramente la complementarità dialettica col primo: l'ansia di assoluto ricercato nei sentimenti e ideali umani è continuamente insidiata dalla drammaticità dell'effimero.

Lo schema tradizionale del contrasto è avvivato, in questo sonetto responsivo, da una cadenza patetica sicura che nonostante qualche impaccio, giunge a esiti intensi: si pensi al movimento commosso e incalzante delle interrogative, all'insorgenza affranta della prima terzina (la cui suggestione è, peraltro, condensata quasi tutta nel primo verso) e, in genere, alla spontaneità commossa di quel ‛ parlato ' che si affida, più che all'intensità di singole emergenze, alla continuità del discorso e della sua diffusa tonalità elegiaca, come avverrà frequentemente nelle rime in morte di Beatrice. Cfr. anche VOI CHE PORTATE LA SEMBIANZA UMILE.

Bibl. - Oltre ai commenti alla Vita Nuova, vedi: Barbi-Maggini, Rime 97-98; D. De Robertis, Il Libro della Vita nuova, Firenze 1961 (1970²), 148-149; V. Branca, Poetica del rinnovamento e tradizione agiografica nella " Vita nuova ", in Studi in onore di I. Siciliano, ibid. 1966, I 127; Dante's Lyric Poetry, a c. di K. Foster e P. Boyde, II, Oxford 1967,109-111; F. Montanari, L'esperienza poetica di D., Firenze 1968², 83-84.

Vocabolario
nui
nui pron. – Variante ant. e poet. di noi, propria della poesia siciliana delle origini, e usata quasi esclusivam. in rima: Se’ tu colui c’hai trattato sovente Di nostra donna, sol parlando a nui? (Dante); Deh quanto, in verità, vani siam...
colùi
colui colùi pron. dimostr. m. (f. colèi; pl. m. e f. colóro) [lat. eccu(m) *illui (foggiato per analogia su cui), eccu(m) *illei, eccu(m) illorum]. – 1. Quello, quell’uomo, quella persona, per indicare (oggi solo nello scritto o in un parlato...
  • Istituto
    • Chi Siamo
    • La nostra storia
  • Magazine
    • Agenda
    • Atlante
    • Il Faro
    • Il Chiasmo
    • Diritto
    • Il Tascabile
    • Le Parole Valgono
    • Lingua italiana
    • WebTv
  • Catalogo
    • Le Opere
    • Bottega Treccani
    • Gli Ebook
    • Le Nostre Sedi
  • Scuola e Formazione
    • Portale Treccani Scuola
    • Formazione Digitale
    • Formazione Master
    • Scuola del Tascabile
  • Libri
    • Vai al portale
  • Arte
    • Vai al portale
  • Treccani Cultura
    • Chi Siamo
    • Come Aderire
    • Progetti
    • Iniziative Cultura
    • Eventi Sala Igea
  • ACQUISTA SU EMPORIUM
    • Arte
    • Cartoleria
    • Design & Alto Artigianato
    • Editoria
    • Idee
    • Marchi e Selezioni
  • Accedi
    • Modifica Profilo
    • Treccani X
  • Ricerca
    • Enciclopedia
    • Vocabolario
    • Sinonimi
    • Biografico
    • Indice Alfabetico

Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati

Partita Iva 00892411000

  • facebook
  • twitter
  • youtube
  • instagram
  • Contatti
  • Redazione
  • Termini e Condizioni generali
  • Condizioni di utilizzo dei Servizi
  • Informazioni sui Cookie
  • Trattamento dei dati personali