Scrittore irlandese (Cork 1900 - Dublino 1991). Dopo aver partecipato alla lotta per l'indipendenza irlandese, nel corso della quale mutò il proprio nome originario John Whelan nell'equivalente gaelico, insegnò negli USA (1926-33) e diresse tra il 1940 e il 1946 la rivista letteraria The bell. Esordì con i racconti di Midsummer night madness (1932) e il romanzo A nest of simple folk (1934). La sua fama è legata soprattutto ai racconti, che evocano storia e tradizioni dell'Irlanda; fra le sue raccolte: A purse of copper (1937); The man who invented sin (1948); The heat of the sun (1966); Foreign affairs (1975); The collected stories (1983). Scrisse anche biografie (di E. De Valera, 1933; D. O'Connell, 1938; J. H. Newman, 1952), libri di viaggio (A summer in Italy, 1950), saggi di critica letteraria (The vanishing hero, 1956) e l'autobiografia Vive moi! (1964).