SEBASTE di Frigia (ἡ Σεβαστή)
Città ai confini della Frigia con la Lidia le cui rovine giacciono presso il moderno villaggio di Selcukler, 35 km a 5-E di UŞak l'antica Temenothyrai. La identificazione con S. è accertata da iscrizioni col nome della città provenienti dalla zona (Le Bas, 730-734).
Il nome è d'età romana e probabilmente la città lo assunse in onore di Augusto. Quale fosse il nome greco precedente non sappiamo, ma della città ellenistica restano avanzi di muri e tre grandi tumuli. Da Augusto a Gallieno S. batté moneta e la sua coniazione è contraddistinta dalla leggenda Σεβαστήνων. Sotto Valeriano e Gallieno le monete ci attestano un patto di alleanza con Temenothyrai. Ricordata più volte nella tarda antichità (Hieracl., 667-8; Not. episc., i, 362; iii, 308; viii, 413; ix, 323; x, 421; xiii, 271) al Concilio di Calcedonia del 451 sembra fosse rappresentata dal vescovo Modesto.
Bibl.: K. Buresch, Aus Lydien, Lipsia 1898, p. 170; W. M. Ramsay, in Journ. Hell. Studies, IV 1883, p. 409; id., Cities and Bishoprics of Prhygia, I, 1897, p. 581; Bürchner-Ruge, in Pauly-Wissowa, II A, 1923, p. 51 ss., s. v., n. i; R. Paribeni, in Enc. It., XXI, 1936, p. 267. Per le iscrizioni: C.I.G., III, 38 ss.; C.I.L., III, 362 e p. 977. Per le monete: F. Imhoof-Blumer, Kleinasiatische Münzen, Vienna 1901, p. 286; Cat. of the Coins of the Brit. Mus., Phrygia, 1906, p. 417.