Caboto, Sebastiano
Un grande navigatore, esploratore delle Coste americane
Il veneziano Sebastiano Caboto raggiunse ed esplorò le coste dell'America Settentrionale e dell'America Meridionale, aprendo la strada alla colonizzazione inglese e spagnola di quelle regioni. La sua abilità fu tale che venne nominato massimo responsabile della navigazione d'oltremare prima dalla corona di Spagna e poi da quella d'Inghilterra, ossia dalle maggiori potenze marittime dell'epoca
Nato a Venezia nel 1480 circa, Sebastiano imparò l'arte della navigazione da suo padre Giovanni, uno dei primi e più audaci continuatori di Cristoforo Colombo. Tra il 1497 e il 1498 Giovanni Caboto, partendo dall'Inghilterra, fece due viaggi alla volta dell'America, ma seguendo una rotta più settentrionale rispetto a quella di Colombo. Giunse così sulle coste settentrionali dell'America del Nord, che esplorò dal Labrador sino alla latitudine in cui oggi sorge New York. Nel secondo viaggio Sebastiano accompagnò il padre, acquisendo una preziosissima esperienza e iniziando a prendere il suo posto.
Sono stati necessari 400 anni perché venissero riconosciuti i grandi meriti di Giovanni Caboto e il suo nome fosse dato allo stretto che immette nel Golfo del San Lorenzo, sull'Oceano Atlantico. In quell'occasione (1898), i membri della Royal society del Canada vollero affiggere una targa in bronzo, dove ancora oggi si può leggere che Giovanni Caboto "diede all'Inghilterra un diritto sul continente, che lo spirito colonizzatore dei suoi figli mise a profitto più tardi".
Non sappiamo cosa abbia fatto Sebastiano al ritorno dal viaggio nell'America Settentrionale del 1498: probabilmente egli rimase al servizio del governo inglese. Nel 1512, tuttavia, egli passò al servizio della Spagna e nel 1518 il re Carlo I ‒ che l'anno successivo sarebbe divenuto imperatore col nome di Carlo V ‒ lo nominò piloto mayor di Castiglia. In questa veste egli aveva il compito di esaminare, nominare e istruire i piloti, controllare gli strumenti di navigazione, organizzare le spedizioni d'oltremare e coordinare i loro risultati, anche al fine di aggiornare le carte nautiche. Il fatto che il sovrano del più grande impero dell'epoca avesse affidato un incarico di tale rilevanza e delicatezza a uno straniero fa capire chiaramente quale fosse la fama di Caboto.
Il grande navigatore veneziano rimase piloto mayor per trent'anni. Lasciò questo incarico temporaneamente soltanto nel 1526 per effettuare il suo più importante viaggio: partito da Sanlúcar, in Andalusia, con quattro navi alla volta delle Molucche, fece rotta in seguito verso le coste dell'America Meridionale, raggiungendo ed esplorando il Río de la Plata sino alla confluenza con il fiume Paraguay. L'uccisione di 17 compagni da parte degli indigeni lo costrinse a tornare indietro. Ma Caboto aveva posto le basi per la colonizzazione di una delle più grandi e importanti regioni dell'America Meridionale.
Nel 1548 Sebastiano ottenne da Carlo V una licenza di cinque mesi, che utilizzò per recarsi in Inghilterra. La corona inglese già da qualche tempo stava cercando di assicurarsi i suoi servigi e Caboto decise di accettare. Nonostante le forti insistenze spagnole perché tornasse ‒ la sua carica fu lasciata vacante per quattro anni ‒ egli rimase in Inghilterra, dove il re Edoardo VI creò per lui la carica di grand pilot, con le stesse attribuzioni del piloto mayor spagnolo. In questa veste Caboto preparò la spedizione di Sir H. Willoughby alla ricerca del passaggio di nord-est (tratto del Mare Glaciale Artico che collega gli oceani Atlantico e Pacifico), grazie alla quale gli Inglesi superarono il 72° grado di latitudine nord e raggiunsero la località di Arcangelo sul Mar Bianco: di lì Sir Willoughby si recò a Mosca, avviando i rapporti commerciali tra l'Inghilterra e il nascente impero russo.
Nel 1553 Caboto fu nominato governatore a vita della Merchant adventurer's company for the discoveries of regions, dominions, islands and places unknown, una compagnia commerciale costituita per organizzare e finanziare viaggi oltreoceano. Morì quattro anni dopo, nel 1557, a Londra.