Grandis, Sebastiano
Ingegnere (Tenda 1817 - Torino 1892). Laureato in ingegneria idraulica nel 1841 all’università di Torino, nel 1843 entrò nel corpo del genio civile. Nel 1846 il governo sabaudo lo inviava in Belgio, insieme con l’ingegnere Germain Sommeiller, perché si perfezionasse nella meccanica ferroviaria. Ritornato in patria nel 1848, gli venne affidata la direzione del tronco Torino-Moncalieri, di recentissima costruzione e prima parte della ferrovia Torino-Genova. Studiò in questa occasione il problema, allora assai controverso, della salita dei Giovi nell’Appennino ligure, proponendone l’esercizio con locomotive. Nominato direttore delle officine ferroviarie piemontesi, cercò, con Sommeiller e più tardi anche con l’architetto idraulico e civile Severino Grattoni, di rendere pratico l’impiego dell’aria compressa. Una prima applicazione doveva aversi al piano inclinato dei Giovi con la propulsione idropneumatica, non adottata poi per ragioni economiche. Insieme a Sommeiller e a Grattoni fu uno dei progettisti della galleria del Frejus, durante i cui lavori di esecuzione si fece ampiamente ricorso, e con successo, all’uso dell’aria compressa nelle perforatrici. Nel 1859, quale commissario delle ferrovie, regolò lo spostamento ferroviario delle truppe piemontesi verso il fronte di battaglia in Lombardia. Di lui rimane qualche scritto tra cui le Considerazioni tecniche ed economiche sul traforo delle Alpi, uscito postumo nel 1893.