SATTA, Sebastiano
Poeta, nato a Nuoro il 21 maggio 1867; di professione insegnante e avvocato, morì a Nuoro il 29 novembre 1914. Su un piano più modesto, egli rappresenta per la sua isola quello che, per le loro terre, rispettivamente i naturalisti siciliani, i bozzettisti toscani, il D'Annunzio novelliere, il Di Giacomo e il Pascarella. Si riattacca ai vecchi poeti vernacoli sardi; con una minuta conoscenza del tesoro di poesia locale che dorme nelle biblioteche di Sardegna, e della lirica che corre e si trasforma sulla viva bocca del popolo. Il S. era partito da forme dialettali; un tempo parve deciso a non cantare che in dialetto; e nella sua lingua un forte sapore dialettale rimase sempre. Ad assumere la lingua, lo indussero molte ragioni: la difficoltà del dialetto sardo, che troppo restringeva la cerchia di quelli che avrebbero potuto capire; la nobile ambizione d'accostare, attraverso la propria opera, la vita sarda alla cultura nazionale; un dono oratorio prepotente, tanto che del S. è ricordo fra i più vivi nella tradizione forense isolana; infine, il fatto che egli provenne dal socialismo, che lo portava a rifiutare più decisamente le limitazioni regionali. Ma il socialismo e garibaldinismo del S. sarebbero rimasti a un tono genericamente idillico, se non si fossero colorati d'accenti connessi all'isolamento etnico della Sardegna, alla natura patriarcale del sistema economico, alla crudezza delle passioni individuali, alla stessa grandiosa selvatichezza del paesaggio. Da ciò essi derivano una particolare asprezza e drammaticità; anche se l'arte è discontinua, talvolta approssimativa; con echi del Carducci e del Pascoli. Opere principali: Canti barbaricini (Roma 1910; nuova ed., Cagliari 1933); Canti del salto e della tanca (Cagliari 1924).
Bibl.: E. Cecchi, in Il Secolo, Milano 2 dicembre 1924; S. Ruinas, La Sardegna e i suoi scrittori, Foligno 1927 (con bibl.); P. Orano, I moderni, V, Milano 1926; V. Soro, S. S., Cagliari 1926 (con bibl.); L. Falchi, L'umorismo di S. S., ivi 1930; C. Calcaterra, in Giornale storico della letteratura italiana, LXXVIII, XCIV e XCVI.