CASTELLION, Sébastien
Umanista francese, il cui vero nome era Châteillon, nato nel 1515 a Saint-Martin-du-Fresne nel Bugey. Dal 1537 al 1540 rimase a Lione, frammezzo ai letterati della città; e lì si convertì alle dottrine della Riforma, per suggestione dell'Institutio christianae religionis di Calvino. Tuttavia la sua adesione alla dottrina calvinista non fu piena: razionalista, d'un razionalismo che lo spingeva verso soluzioni radicali, su più d'una questione adottò punti di vista proprî. E così sebbene fosse chiamato a Ginevra e vi s'installasse il 7 giugno 1541 come direttore del collegio, non tardò a mettersi in contrasto con Calvino, specie nell'interpretazione del Cantico dei Cantici, che per L. era stato scritto da Salomone in un momento di folie e sotto l'influsso dello spirito di mondanità, e sulla questione della discesa di Cristo all'Inferno, dal C. negata. L'urto s'accrebbe per la traduzione che il C. volle fare del Nuovo Testamento in termini popolari, in un linguaggio oscillante fra il francese e il dialetto. Nel febbraio del 1544 il C. lasciava ufficialmente il collegio; nel luglio abbandonava definitivamente Ginevra e si recava a Basilea, dove solo nel 1552 gli riusciva di ottenere una cattedra di letteratura greca. Moriva il 29 dicembre 1563.
La figura del C. è soprattutto nota per il contrasto in cui è stata posta con quella di Calvino in merito al problema della tolleranza religiosa. Il trattato De haereticis an sint persequendi, uscito anonimo a Basilea nel 1554, dopo la condanna di Serveto a Ginevra, e il secondo scritto Contra libellum Calvini, in quo ostendere conatur haereticos iure gladii coercendos esse, pubblicato solo nel 1612, sono stati infatti esaltati come postulanti la tolleranza religiosa e la libertà di coscienza. L'opera maggiore del C. è tuttavia la Biblia sacra latina, traduzione della Bibbia, condotta con umanistica eleganza (uscì a Basilea nel 1551).
Bibl.: Oltre Haag, La France protestante, 2ª ed. a cura di H. Bordier, s. v., si veda F. Buisson, S. Castellion. Sa vie et son oeuvre, voll. 2, Parigi 1892 (è l'opera fondamentale, a tendenza però apologetica); E. Giran, S. Castellion et la Réforme calviniste, Parigi 1914.