sedurre
In due occorrenze del Paradiso, con valori leggermente differenti: s'altra cosa vostro amor seduce, / non è se non di quella [l'etterna luce del v. 8] alcun vestigio, / mal conosciuto, che quivi traluce (V 10): la luce divina " attira ", " accende " l'amore (cfr. v. 9) delle creature (" trahit... in amorem sui ", per Benvenuto) anche attraverso i riflessi che rilucono dalle cose mondane. L'altra occorrenza, l'empio còlto che 'l mondo sedusse (XXII 45), si riferisce alle credenze pagane che " trascinano con inganno ", " traviano " il mondo.
A questo senso si rifà anche l'esempio di Ep V 13 Nec seducat alludens cupiditas, more Sirenum nescio qua dulcedine vigiliam rationis mortificans.