segnale
segnale [Der. del lat. signale, neutro sostantivato dell'agg. signalis, che è da signum "segno"] [LSF] (a) Dispositivo fisso che indica qualcosa: s. geodetico, s. di pericolo radioattivo, ecc. (b) Nome generico di qualunque forma di energia capace di propagarsi portando con sé informazioni: s. acustico o sonoro, luminoso od ottico, radio, ecc.; di gran lunga più importanti sono oggi i s. elettrici, in quanto tutti i s. di natura non elettrica (sonori, luminosi, ecc.) possono essere sempre convertiti in s. elettrici, che sono i più comodi da elaborare (v. oltre: S. elettrici). (c) Sinon. di comando, e sim., quando la predetta energia serve per azionare qualcosa. ◆ [ELT] S. aleatorio, o casuale: v. segnali, analisi dei: V 130 c. ◆ [ELT] S. analitico: v. coerenza: I 643 e. ◆ [ELT] S. di cadenza (è spesso usato il termine inglese clock): s. di frequenza fissata che regola la temporizzazione di un circuito sequenziale, in partic. di quelli alla base dei microprocessori e dei dispositivi digitali elettronici. ◆ [ELT] S. d'immagine: nella tecnica televisiva, il s. d'uscita di un tubo da ripresa televisiva (iconoscopio, orticon, ecc.). ◆ [ELT] S. discreto: (a) s. discontinuo per sua natura, per es. costituito da impulsi; (b) il s. discontinuo, originar. continuo, risultante da un processo di campionamento. ◆ [ELT] S. di sincronismo: segnale periodico che serve per sincronizzare il funzionamento di varie parti di un impianto, per es. per tenere in fase tra loro più oscillatori sincroni o per sincronizzare le trasmissioni di più stazioni radiotrasmittenti. ◆ [ELT] S. elettrico: (a) denomin. generica di tensione o di correnti elettriche o, estensiv., di radioonde applicate all'ingresso di un'apparecchiatura (s. d'entrata) o disponibili all'uscita dell'apparecchiatura stessa (s. d'uscita): s. a bassa frequenza, s. a radiofrequenza, s. modulato, s. audio, s. video, s. impulsivo, s. sinusoidale, s. a gradino, s. a dente di sega, ecc.; (b) estensiv. il termine è usato nella teoria dell'informazione e nella tecnica dei calcolatori elettronici per indicare la variazione di una grandezza suscettibile di misurazione e tale da essere associata a una certa quantità di informazione; in molti casi equivale a comando, stimolo e sim.; più spesso indica ciò che si propaga attraverso una linea di comunicazione e che rappresenta, secondo un determinato codice, l'informazione da trasmettere: è detto s. analogico quando il messaggio è rappresentato attraverso una grandezza analogica (la variazione di una tensione, dell'intensità di una corrente, ecc.) e s. digitale quando il messaggio è trasmesso in codice binario. ◆ [ELT] S. generalizzato: v. segnali, analisi dei: V 129 c. ◆ [GFS] S. geodetico: piccolo manufatto che individua sul terreno in modo stabile un punto geodetico, cioè un punto dalle coordinate accuratamente note; sono realizzati, secondo precise norme, dagli enti che sono preposti ai rilevamenti geodetici del territorio nazionale. ◆ [ELT] S. numerico: s. discreto, espresso da una serie di valori numerici; per es., v. televisione: VI 100 f. ◆ [MTR] S. orari: segnali impulsivi, a cadenza di un secondo, che precisano un dato istante di tempo (civile locale oppure universale) e che realizzano anche un campione secondario di frequenza, irradiati dalle stazioni di radiodiffusione normali (radiosegnali orari) oppure con continuità da speciali stazioni a ciò destinate (stazioni campione di tempo e di frequenza), e disponibili anche in altri modi, per es. come servizio ausiliario nelle reti telefoniche. In Italia il servizio dei s. orari è svolto dall'Istituto elettrotecnico nazionale "Galileo Ferraris" di Torino, che irradia i s. con una sua stazione radio campione operante, con vari tipi di modulazione nel corso della giornata, alla frequenza di 5 MHz e li trasferisce agli Enti interessati (RAI-TV, TELECOM, ecc.) per una distribuzione fine; lo standard dei s. è costituito da un treno di 5 oscillazioni a 1000 Hz che inizia esattamente a ogni secondo; per i veri e propri s. orari si hanno vari standard; quello dei s. radiodiffusi in Italia attualmente consiste (v. fig.) nell'emissione dei detti s. di treni di oscillazioni (durata 5 ms) ai secondi 54°÷58°, nella soppressione di quello del 59° secondo, terminando con quello relativo al 60° secondo del minuto dell'ora d'interesse (per es., 13h 00m, 13h 30m, 18h 45m); a questi s., nella radiodiffusione televisiva e radio-fonica, sono premessi s. codificati che danno la data e l'ora del giorno cui si riferisce il s., a uso di impianti che mediante adatti decodificatori utilizzino per loro scopi tali informazioni. ◆ [GFS] S. sismico: (a) generic., lo stesso che onda sismica; (b) specific., il s., ora sempre elettrico, in cui un sismometro traduce onde sismiche per successive elaborazioni (v. sismometria: V 262 a). ◆ [ELT] S. telefonico: convoglia informazioni vocali in sistemi di telecomunicazione: v. segnali telefonici. ◆ [ELT] S. televisivo: convoglia informazioni visive in sistemi televisivi: v. televisione. ◆ [ELT] [FME] S. vocale: quello prodotto dall'organo della voce: v. segnali vocali, elaborazione dei. ◆ [ELT] Analisi dei s.: v. segnali, analisi dei. ◆ [ELT] Elaborazione numerica dei s.: v. segnali, elaborazione numerica dei. ◆ [ELT] Generatore di s.: apparecchio che fornisce s. elettrici di caratteristiche assegnate, cioè periodici con ampiezza, frequenza e fase iniziale note e con forma d'onda parimenti nota e variabile tra determinati tipi (sinusoidale, quadrata, rettangolare, triangolare, a rampa, ecc.) oppure aperiodici, con forma d'onda nota (a impulsi rettangolari, a coseno quadrato, ecc.); in genere sono anche note la potenza dei s. e l'impedenza su cui essi sono forniti. Sono di tipo assai vario, che va da non troppo sofisticati oscillatori RC o LC, a frequenza variabile, seguiti da circuiti formatori d'onda e stabilizzatori d'ampiezza, sino a complessi sintetizzatori di forme d'onda a partire da oscillatori piezoelettrici di grande accuratezza. ◆ [ELT] Rapporto s./rumore: il livello relativo di s. utili rispetto al rumore contemporaneo a essi: v. rumore elettrico: V 93 a. ◆ [ELT] Spettro di potenza di un s. casuale: v. segnali, elaborazione numerica dei: V 134 c. ◆ [ELT] [MCC] Velocità di s.: → onda: Velocità d'onda.