segnale
Indicazione di tipo ottico o acustico o olfattivo (in animali e insetti), con cui si dà una comunicazione, un avvertimento, un ordine. In un senso più esteso, mutuato dalla biologia, il s. è costituito da ogni comunicazione semplice o complessa trasmessa da un punto a un altro di una cellula, o di un organismo, oppure da uno a un altro individuo, o ancora dall’ambiente agli organismi. In psicologia, si parla di s. verbali e non verbali e di espressione facciale delle emozioni come strumenti comunicativi (➔ comunicazione, meccanismi psicologici della) e di detezione del s. per indicare i processi cognitivi di attenzione e decodifica dei segnali. In psicoanalisi, si parla di s. d’angoscia per indicare il vissuto dell’Io di fronte a un pericolo, che permette l’innesco di un meccanismo di difesa. I s. cerebrali consistono in onde elettriche prodotte dal cervello in condizioni di riposo e sotto stimolo, che possono essere interpretate come correlato anatomofunzionale dell’attività di elaborazione delle informazioni da parte di grandi popolazioni di neuroni (➔ segnali cerebrali, analisi dei).